Politica

Autobus in fiamme a Roma: nessun sabotaggio. Sotto accusa la scarsa manutenzione

L'indagine era partita a maggio dopo i primi autobus in fiamme nella Capitale che, nel frattempo, sono aumentati di numero

Nessun complotto e neanche alcun sabotaggio. Il procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e il pm Mario Dovinola sono sicuri. Gli autobus in fiamme e Roma sono bruciati probabilmente a causa della scarsa manutenzione, oppure, per l'anzianità raggiunta da alcuni mezzi che stanno su strada da ormai troppi anni e con una serie preoccupante di chilometri alle spalle.

L'inchiesta partita a maggio, dopo i primi Flambus a Roma, ha portato i primi risultati smontando così la tesi di un presunto sabotaggio. Sono sei gli autobus finiti sotto la lente d'ingrandimento. I primi del 2018. Insomma secondo le indagini della magistratura i bus sono vetusti e quando vengono riparati spesso si ricorre a pezzi  già usurati. 

In alcuni casi sarebbero stati utilizzati anche ricambi non originali. Il tutto sommato anche ad una manutenzione sporadica e a controlli fatti alla leggera. Insomma, dietro i ventuno Flambus a Roma più i 7 principi di incendio, non ci sarebbe nessun dolo ma un tentativo dell'azienda di trasporti romana di fare le nozze con i fichi secchi vista la situazione economica di Atac. 

Tra gli autobus analizzati dalla procura c'è anche il Flambus più mediatico che bruciò, quello di via del Tritone (qui il video dell'esplosione). L'inchiesta della Procura di Roma comunque va avanti, nell'ipotesi che, gli altri incendi ai bus capitolini, possano essere stati provocati da qualche manomissione. Resta invece in piedi l'ipotesi del sabotaggio per la decina di tram. Al momento nessun nome è finito sul registro degli indagati. 

Tutti i Flambus a Roma nel 2018

I risultati della perizia della Procura di Roma non hanno lasciato indifferenti i sindacalisti. "Siamo contenti che la magistratura ha fatto chiarezza, noi lo diciamo da anni che mancano i pezzi di ricambio. Troppo facile scaricare le colpe delle inefficienze aziendali sui lavoratori e metterli alla gogna, ora aspettiamo con ansia un comunicato dell'assessore alla mobilità  pro lavoratori, o come piace tanto a loro ci basterebbe anche un post su Facebook", ha commentato a RomaToday Claudio De Francesco, segretario generale Faisa Sicel.

"La Procura ha smentito la caccia alle streghe di Atac. Altro che sabotaggi. La serie di incendio ai bus romani hanno messo in evidenza invece la dannosa logica dell'appalto alla manutenzione e le inefficienze di un'azienda allo sbando. Per fortuna ancora non ci è scappato il morto, ma un'azienda non si governa affidandosi alla fortuna", ha aggiunto, interpellato, Francesco Iacovone, dell'esecutivo nazionale Cobas. Nel frattempo la conta degli incendi prosegue. Ieri due principi di incendio. Uno in via Cortina d'Ampezzo, l'altro nel tardo pomeriggio a Talenti. 

I Flambus a Roma

Al momento in cui vi scriviamo sono 21 gli autobus andati in fiamme a Roma. L'ultimo a Monteverde, in via Aurelia Antica, nella tarda serata del 3 settembre. Quindi, in ordine cronologico, i Flambus a Dragonasul Raccordo Anulare poi in via di Carcaricola, fra le zone di Giardinetti e Tor Vergata del 10 agosto. Poi nel pomeriggio dello scorso 19 luglio, con l'incendio divampato a bordo dello 07 domato da un primo intervento dell'autista e poi dai pompieri. Il bus prese fuoco sulla via Litoranea, all'altezza del Terzo Cancello. 

Prima del bus in fiamme a Capocotta era stata la volta di viale Regina Elena, con le fiamme che in quel caso devastarano la vettura. Prima, il 26 giugno, quando un mezzo pubblico Atac della linea 508 (qui la notizia) venne avvolto in una palla di fuoco in via Roccalumera, zona Prato Fiorito - Ponte di Nona, nella periferia est della Capitale. Poche ore prima era stata la volta di un mezzo della linea Roma Tpl (lo 078), che viaggiava sulla via Pontina. 

Prima ancora a Valle Aurelia in via del Tritone, all'Infernetto, a piazza Venezia e all'Esquilino, poi nella mattinata del 13 aprile in via di PortonaccioPoi ancora il 6 marzo, in via Prenestina, all'incrocio con via Cocconi, ed anche una vettura della linea 313, che serve le zone di Roma Est. Pochi giorni prima, in pieno giorno, tra Macchia Palocco ed Acilia. I passeggeri della linea 03 avevano appena fatto in tempo a scendere prima che la vettura prendesse fuoco. 


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