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"Nelle biblioteche di Roma spazio a teorie pseudoscientifiche". Polemica su un incontro alla Vaccheria Nardi

La struttura in via di Grotta di Gregna 37 il 4 aprile ospiterà un incontro sulle costellazioni familiari e le cinque leggi biologiche. Protesta un'associazione di scienziati

Foto di un incontro alla Vaccheria Nardi. Dalla pagina facebook della biblioteca

“La biblioteca Vaccheria Nardi dà spazio a teorie pseudoscientifiche”. È polemica sull’incontro ospitato dalla struttura in via di Grotta di Gregna 37, nel municipio IV, il prossimo 4 aprile e dedicato all’esame delle costellazioni familiari, definite "strumento terapeutico" sviluppato da Bert Hellinger, e delle cinque leggi biologiche. Con l’esperta e studiosa di olismo, Sofia Pupillo. Per il Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze) la biblioteca sta offrendo spazio “a una teoria priva di alcuna credibilità scientifica che ha provocato morti e sofferenze”. Da qui la scelta di inviare una lettera ai responsabili della struttura. 

La lettera del Cicap

Sul sito della biblioteca si legge che l’incontro verterà sulle costellazioni familiari, definite “uno strumento terapeutico sviluppato da Bert Hellinger che aiuta a far emergere le dinamiche nascoste legate a una persona e al suo sistema d’appartenenza, cioè alla sua famiglia d’origine”. E sulle cinque leggi biologiche in base alle quali “viene esaminato il sintomo come adattamento biologico, secondo cui questo è causato da un trauma emotivo che ci coglie impreparati e che viviamo in solitudine senza sapere come risolvere”. Per il Cicap, associazione di promozione sociale, scientifica ed educativa, nata su impulso di Piero Angela, però, non ci sono dubbi: la biblioteca si sta preparando a ospitare due teorie “del tutto pseudoscientifiche” e non degli strumenti terapeutici. Le costellazioni familiari, sono infatti, “basate su un presunto campo morfogenetico – si legge nella lettera – mai provato dalla scienza”. Mentre le cinque leggi biologiche sono state formulate “dal medico tedesco, poi radiato e condannato più volte per i reati di cattiva pratica medica, Ryke Geerd Hamer”. Come spiega Cicap, infatti, questa teoria stabilisce che “ogni malattia sia causata su un conflitto psichico, la cui risoluzione porterebbe alla guarigione”. Dunque le malattie, secondo Hamer, sarebbero solo “programmi biologici sensati della natura. E questi non si devono sottoporre a terapia, ma bisogna lasciarli andare perché hanno un senso biologico”.

Una teoria pericolosa

Il Cicap sottolinea, nella lettera, che la pericolosità di queste teorie sta proprio nel fatto che portano i pazienti “a cercare di risolvere con tecniche psicologiche malattie gravi come tumori e leucemie”.  E c’è chi, facendolo, ha perso la vita. L’associazione ricorda diversi casi: dall’ispettore di polizia Domenico Mannarino, "morto per un tumore al polmone che doveva essere curato con la chemioterapia", ma che secondo il terapeuta hameriano che lo seguiva era dovuto a un “conflitto di partner”. Alla 18enne Eleonora Bottaro, che ha perso la vita per una leucemialinfoblastica acuta. “Una patologia – ricorda il Cicap – per cui i medici le avevano prospettato l’80% di probabilità di guarigione”. Ma i genitori della ragazza, seguaci del metodo Hamer, l’hanno convinta a rifiutare le terapie e sono stati condannati in Cassazione per omicidio colposo. Da qui la domanda che conclude la lettera alla struttura: “La vostra biblioteca è davvero sicura di voler offrire un palco a una teoria priva di alcuna credibilità scientifica, e che ha provocato morti e sofferenze?”.


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