Attualità

Atac si ritira dal processo contro la casa delle donne Lucha Y Siesta

La partecipata del Comune su invito del sindaco Roberto Gualtieri si è ritirata da parte civile del procedimento in cui chiedeva 1,3 milioni di euro di risarcimento

Il sindaco Gualtieri è intervenuto a sostegno della Casa delle Donne Lucha y Siesta, chiedendo e ottenendo il ritiro dal procedimento da parte di Atac che si era costituita parte civile.

La partecipata del Comune di Roma, ex proprietaria dell’immobile di via Lucio Sestio 10 sede del centro antiviolenza, infatti si era costituita parte civile chiedendo 1,3 milioni di euro di risarcimento all’interno del processo in cui la Casa delle Donne è chiamata a difendersi dall’accusa di occupazione a seguito della decisione della giunta regionale di procedere allo sgombero e ristruttura dell’edificio. 

Il centro antiviolenza attivo, da marzo 2008, con le sue attività di prevenzione e contrasto per la salvaguardia dei diritti delle donne (il cui valore è stato riconosciuto da una mozione dell’Assemblea Capitolina del 16 novembre 2023, ndr) ha chiesto l’intervento del primo cittadino. E così su indicazione di Gualtieri, Alberto Stancanelli, Capo di gabinetto di Roma Capitale ha invitato con una lettera il Direttore generale di Atac, Alberto Zorzan, a ritirare la costituzione di parte civile trovando la risposta positiva dell’azienda che lunedì 27 novembre procederà alla revoca formale.  

“Grazie ad ATAC per aver accolto positivamente la nostra richiesta di non costituirsi parte civile nel procedimento conto Lucha y Siesta” – commenta Gualtieri, che sottolinea – “Roma vuole fare la sua parte per salvaguardare l'esperienza della Casa delle Donne Lucha y Siesta, un importante presidio antiviolenza, un centro socio-aggregativo fondamentale per la città, con un'indiscutibile valenza sociale quale rifugio e luogo di rinascita delle vittime di violenza, grazie anche ai percorsi di autodeterminazione attivati. Roma Capitale è e sarà sempre dalla parte delle donne". 


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