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Nel VI municipio i bimbi con deficit sensoriali restano senza assistenza

La denuncia della mamma di un bambino di 4 anni: "L'anno scolastico sta per finire, dov'è l'integrazione?"

Mancano poco più di quattro mesi alla chiusura delle scuole, ma il municipio VI non ha ancora individuato gli operatori che, per l’anno scolastico 2023/24, come stabilito dalla Regione, avrebbero dovuto assistere i bambini e i ragazzi con difficoltà nella comprensione e/o nella produzione del linguaggio. Per favorire la loro integrazione in classe attraverso l’erogazione del servizio di comunicazione aumentativa alternativa (CAA). La denuncia arriva da una residente, Anna Rita Ippoliti, mamma di un bambino di quattro anni che presenta un “disturbo misto dello sviluppo, con tratti autistici ed è minimamente verbale” spiega.

Il bando della Regione

La Regione Lazio, nel giugno scorso, ha approvato le “Linee di indirizzo per la realizzazione dell'integrazione scolastica, anche attraverso la Comunicazione aumentativa alternativa per l'anno scolastico 2023-2024”, specificando che le assegnazioni non sarebbero state poi riconfermate negli anni successivi. “A luglio – spiega Ippoliti – ho presentato domanda per mio figlio, ma ho saputo solo a gennaio, contattando il municipio, che la mia richiesta era stata accettata. Ho chiesto alla Regione informazioni sulle modalità e i tempi di assegnazione degli operatori che dovrebbero affiancare gli studenti, ma mi è stato risposto che era compito del municipio individuare queste figure. Ebbene, siamo a fine febbraio e ancora non ho ricevuto aggiornamenti. E nella mia situazione ci sono altre 15 famiglie. Manca poco alla fine dell’anno scolastico, dov’è l’inclusione?”. 

La risposta del municipio

Sui ritardi da parte del municipio, Barbara Del Bello, presidente della Commissione Bilancio, servizi sociali e sanità, risponde così: “In questo momento si sta preparando la manifestazione di interesse con gli enti gestori del servizio”. Ma quali saranno i tempi e quanto dovranno aspettare ancora le famiglie per avere l’assistenza a cui hanno diritto i loro figli? Su questo, il municipio non ha dato risposta. Anche se la procedura si sbloccasse a breve, comunque, gli studenti sarebbero affiancati dagli operatori solo per pochi mesi. "Nei prossimi giorni uscirà l’avviso pubblico - ribadisce anche Cecilia Di Fede, assessore alle Politiche scolastiche, giovanili e della famiglia del municipio VI -. Ho avuto la nomina da poco più di un mese ed appena ho saputo dei bimbi mi sono attivata immediatamente".

Le conseguenze per i bambini

Il ritardo nell'individuazione di queste figure comporta una mancata integrazione a scuola dei bambini con difficoltà nella comprensione e/o nella produzione del linguaggio e anche il rischio di isolamento: "Si tratta di bimbi che faticano a esprimersi e comunicare con i loro compagni e le insegnanti - spiega Ippoliti -. La comunicazione aumentativa alternativa serve proprio a combattere questa difficoltà e aiutare i bambini a esprimersi. Ed è chiaro che, mancando questi esperti, si crea un rischio di isolamento: il bimbo non comunica, non riesce a farsi capire. Per questo la presenza di questi operatori è fondamentale, non solo per supportare i più piccoli, ma anche le maestre" .


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