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Nella nuvola della stazione Tiburtina arriva la "Casa delle tecnologie emergenti"

La ‘bolla’ sopra la stazione Tiburtina diventerà luogo di incontro tra aziende e giovani per lo sviluppo di applicazioni

Un laboratorio dove fare ricerca, sperimentare innovazione e tecnologia. Uno spazio fisico dove si incontrano start-up, aziende, università e giovani con l’obiettivo di sviluppare applicazioni utili ai cittadini. È questo il progetto dal titolo ‘Casa delle tecnologie emergenti’ che dagli inizi del mese di febbraio sarà avviato nella ‘bolla’ della stazione Tiburtina: all'interno dei locali di circa mille metri quadri che Rete Ferroviaria Italia ha concesso in uso gratuito per trent’anni a Roma Capitale. “L’obiettivo è creare applicazioni utili su mobilità e turismo, consolidando poi un modello da replicare anche in altri ambiti” ha spiegato a RomaToday Monica Lucarelli, assessora al Commercio e alle Attività produttive della giunta Gualtieri.

A rendere possibile la realizzazione della ‘Casa delle tecnologie emergenti’ all'interno di uno degli scali più importanti della città è stato un bando del Mise a cui ha partecipato Roma con la precedente amministrazione comunale a guida Cinque Stelle. Il bando del ministero dello sviluppo economico ha puntato all’innovazione del sistema produttivo, alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e della valorizzazione delle eccellenze tecnologiche nell’ambito della ricerca scientifica e delle imprese. Il costo del progetto ammonta a 4,5 milioni di euro in tre anni. “Un progetto pilota per altri che realizzeremo con i fondi del PNRR – ha spiegato l’assessora Lucarelli - Un luogo di confronto, interscambio e trasferimento tecnologico tra il mondo dell’università, delle imprese e start-up per realizzare applicazioni innovative per servizi dedicati ai cittadini, al turismo e alla mobilità integrata”.

“All’interno del progetto collaborano le università romane (Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre e la Luiss), alcune corporate come Tim, Acea, WindTre e una serie di partner per promuovere formazioni tra i più giovani e sviluppare app per la pubblica amministrazione e quindi di conseguenza a vantaggio dei cittadini” ha aggiunto la delegata alle attività produttive della giunta Gualtieri.

 Per l’assessora Lucarelli: " il progetto ‘Casa delle tecnologie emergenti’ rientra nella logica che è importante creare eco-sistemi dell’innovazione, necessari a trasferire cultura di impresa e nuova occupazione”.


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