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Donna multata anche se ha l'abbonamento. Il "Tap&Go" non vale per i treni regionali

Il Codacons ha scritto una diffida ad Atac che però aveva già scritto sul suo sito come il sistema non valesse per i vettori Trenitalia

Una multa di 101 euro pur essendo in possesso dell’abbonamento. Una sanzione dovuta, probabilmente, ad una mancata comprensione delle regole o, più semplicemente, perché non le si conscono fino in fondo. Di sicuro, la donna di 45 anni che si è vista infliggere una sanzione sulla linea gestita da Trenitalia, la FL3 Cesano Viterbo, era salita sul treno in totale buonafede. Avendo acquistato un abbonamento mensile integrato metrebus col sistema del “Tap&Go” pensava di poter circolare come chi ha un abbonamento cartaceo o su applicazione. Invece la donna, sua malgrado, ha scoperto che non è così ed ha allora contatto il Codacons.

Sistemi inadatti

La donna aveva preso il treno della linea FL3 lo scorso 29 febbraio. Secondo il Codacons, che ha presentato una diffida ufficiale ad Atac, il personale Trenitalia “addetto al controllo dei biglietti sui treni urbani convenzionati con Atac, non risulterebbe dotato di strumenti elettronici in grado di verificare i nuovi titoli di viaggio digitali che, come noto, stanno sostituendo le tradizionali tessere o biglietti cartacei" ha scritto l’associazione in una nota. Al netto del fatto che si dovrebbe parlare di treni regionali, per non confonderli con le linee Metromare e Roma Nord gestite da Astral e Cotral, il Codacons punta il dito contro Atac, colpevole, in un certo senso, di non aver provveduto “ai necessari accordi con Trenitalia Spa” per far funzionare il Tap&Go a dovere anche sui mezzi regionali.

La vicenda

La passeggera, scrive il Codacons, era titolare di un regolare abbonamento mensile al trasporto pubblico di Roma capitale acquistato col sistema che consente di usare carte di credito/debito come titolo di viaggio. La donna è salita alla stazione Aurelia per raggiungere la fermata Trastevere, dove sarebbe dovuta scendere. A bordo, il controllore Trenitalia le ha chiesto di mostrare i documenti di viaggio ma, quando la donna mostrato la carta di credito usata per l'acquisto dell'abbonamento, lo stesso controllore le ha comunicato che il personale ferroviario “non risultava dotato di strumenti per verificare a bordo dei treni l'acquisto di biglietti e abbonamenti tramite il sistema Tap&Go”. È scattata quindi una multa da 101 euro, con la “vittima” che si è subito rivolta al Codacons.

Come funziona il tap & go

Come molti sapranno, per beneficiare di corse sui mezzi Atac è possibile pagare con carta di credito o debito. Il biglietto digitale è valido 100 minuti dal primo tap mentre in metro vale solo una corsa. Inoltre, gli utenti che vogliono utilizzare la tratta urbana dei mezzi Cotral e le ferrovie Metromare e Roma-Viterbo utilizzando questa tecnologia devono scaricare l’applicazione di Atac ‘Tap&Go’, necessaria per il controllo a bordo. Sul sito di Atac si specificano altre due cose. Registrando la propria carta sull'applicazione è possibile sottoscrivere l'abbonamento, mensile o annuale, e utilizzarla come vero e proprio ticket di viaggio. Peccato che, come si legge anche sul sito di Atac, questo non valga sui vettori Trenitalia. 

Problema di trasparenza

L’associazione dei consumatori, oltre a chiedersi come mai il personale di Trenitalia non sia dotato “dei necessari supporti tecnici per il controllo delle carte di debito/credito contactless", è convinta che quanto accaduto sollevi "un grave problema di trasparenza nei confronti dei consumatori che acquistano biglietti e abbonamenti con strumenti digitali”. In realtà, come detto, sul sito di Atac c’è scritto chiaramente che il sistema non è utilizzabile sui vettori Trenitalia. La donna multata avrà certamente dato per scontato che, invece, il Tap&Go fosse valido così come accade con gli abbonamenti cartacei o sull’applicazione.

La diffida

Il Codacons ha quindi diffidato Atac affinché adotti “ogni atto e/o provvedimento idoneo a garantire il corretto funzionamento del controllo del titolo di viaggio acquistato con il servizio tap & go anche sulle tratte urbane delle ferrovie regionali, dotando il personale addetto della necessaria strumentazione tecnica”. Insomma, l’associazione vorrebbe che Atac provvedesse a tutto, anche alle dotazioni del personale di altre compagnie, provvedendo inoltre “ai necessari accordi con Trenitalia S.p.a” per far si che si possa utilizzare il tap & go anche sui treni regionali.

Comunicazione corretta

In una nota, Atac ha voluto sottolineare "di aver messo a disposizione dei partner Metrebus gli strumenti software necessari per compiere la verifica dei titoli di viaggio acquistati con tap&go fin dall'avvio del servizio di vendita dei titoli con carta di credito, nel 2019. Questa tecnologia, infatti, viene correntemente e regolarmente utilizzata da Cotral, mentre Trenitalia ha ritenuto di non aderire.  Atac, di conseguenza, sin dal lancio del servizio ed in modalità estremamente chiara, ha informato i clienti che sulle linee dei treni regionali gestite da Trenitalia, a differenza della rete Cotral, non è possibile utilizzare titoli acquistati con tap&go. Tale informazione è sempre stata visibile – e continua ad esserlo - sul sito atac.roma.it. Analogamente, Atac conferma la disponibilità ad estendere l'utilizzo e la verifica di tap&go su tutti i servizi Metrebus".

La replica di Trenitalia

Il giorno dopo la nota di Atac, Trenitalia ha voluto replicare per chiarire la sua posizione. “In relazione alla nota stampa di Atac sul sistema di pagamento Tap&go Trenitalia precisa di non essere mai stata attivamente coinvolta nel progetto attraverso un tavolo tecnico per poter sviluppare tecnologie e sistemi condivisi, ma di aver ricevuto solamente una nota informativa all’avvio del progetto. Trenitalia è lieta di collaborare fin da subito con Atac per avere tutti gli strumenti utili per il controllo sia dei biglietti cartacei che di quelli pagati con la carta di credito”.

Articolo aggiornato il 5 marzo alle ore 11:55


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