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Licei occupati a Roma, anche il Giulio Cesare si unisce all'ondata di mobilitazione

Gli alunni del liceo di corso Trieste hanno occupato la scuola: "Dobbiamo essere noi studenti a rappresentare la spinta propulsiva per un cambiamento radicale della società"

Il liceo classico Giulio Cesare di Roma si unisce alla lunga lista di licei e istituti romani occupati dagli studenti. Ieri mattina, gli alunni del liceo di corso Trieste hanno occupato la scuola. Tra le motivazioni, il periodo storico di "stallo e incertezza", le disuguaglianze socio economiche, la precarietà lavorativa, la crisi climatica e i "terribili conflitti in corso". Problemi davanti ai quali "la politica non riesce a fornire risposte concrete". 

I presidi: "Rito stanco e inconcludente"

"Crediamo che dobbiamo essere noi studenti a rappresentare la spinta propulsiva per un cambiamento radicale della società, poiché saremo noi a soffrire le conseguenze di ciò che sta già accadendo oggi", scrivono i giovani del Collettivo Zero Alibi nel comunicato stampa. Nelle rivendicazioni dell'azione di protesta, gli studenti citano anche i criteri di competizione e merito su cui si basa la scuola di oggi, gli effetti sulla salute mentale degli studenti e la richiesta di più sportelli psicologici, la contestazione della riforma del voto di condotta, e poi la richiesta di programmi scolastici diversi, che comprendano anche l'educazione alla sessualità e all'affettività. 

Cosa rischiano gli studenti che occupano

Un autunno "caldo" quello romano che vede una lunga lista di scuole secondarie occupate dal centro alla periferia. Ci sono oltre dieci istituti scolastici occupati a Roma in questi giorni. Alcuni sono stati da poco lasciati dagli studenti, come il Righi e il Tasso, altri hanno da poco iniziato la protesta, come il Kant, il Plauto, il Levi-Civita. Se in certi casi le aule e gli spazi comuni sono stati lasciati in ordine, in altri - come al Giorgi Woolf - chi è stato dentro ha devastato gli arredi causando danni per migliaia di euro. Al Manara l'occupazione va avanti da una settimana. Ma cosa rischiano le studentesse e gli studenti che vengono identificati come partecipanti? Si può arrivare anche alla sospensione e finanche, se il voto di condotta scende sotto il 5, alla bocciatura. 


 


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