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L'assessore Maselli visita il Centro polivalente autismo: "Diventerà un servizio strutturale"

Il progetto, nato a Marino, è dedicato a giovani e adulti con autismo. Per l'assessore questo servizio "deve essere inserito in maniera strutturale nel bilancio della Regione"

Massimiliano Maselli in visita al Centro polivalente autismo di Marino

La Regione Lazio è pronta a portare avanti il progetto “pilota” dedicato ai giovani adulti affetti da spettro autistico e da altre disabilità con bisogni complessi, nel territorio della Asl Roma 6. Ad annunciarlo è stato l’assessore alle Politiche sociali della Regione, Massimiliano Maselli, che ha visitato il Centro polivalente autismo della Citta metropolitana di Roma, a Marino. Un progetto coordinato dalla cooperativa sociale Gnosis che beneficerà di altri due anni di sperimentazione utilizzando il Fondo sociale europeo (FSE). L’obiettivo della Regione, però, come si legge in una nota, è “inserire l’attività dei centri polivalenti sull’autismo strutturalmente a bilancio nell’esercizio finanziario della Regione tra i servizi che l’ente eroga ai cittadini”. Maselli, accompagnato da Ornella Guglielmino, direttrice regionale inclusione sociale della Regione e da Ilaria Marchetti, referente del progetto, è rimasto circa due ore in ascolto delle famiglie degli utenti e dei ragazzi stessi che, con convinzione e entusiasmo, hanno espresso tutta la loro speranza e manifestato il desiderio di continuare un’esperienza rispetto alla quale hanno manifestato percentuali di gradimento molto alto. 

Questi tutti gli attori coinvolti nel progetto: Agricoltura Capodarco, Arcobaleno, Elma, La Castelluccia, Sorriso per Tutti, coordinate dalla capofila Gnosis in partenariato pubblico con la Regione Lazio, la ASL Roma 6 e i 21 comuni dei Castelli Romani e del litorale riuniti nei sei distretti socio-sanitari che fanno capo alla Asl, insieme ad altri attori del mondo associativo. Durante la sua visita, Maselli è stato accolto dalla presidente di Gnosis, Angela D’Agostino da Bruno Pinkus, responsabile clinico dei programmi terapeutico-riabilitativi personalizzati degli utenti accolti nelle comunità Gnosis, in accordo con la Asl Roma 6, rappresentata da Diana Di Pietro, dirigente del servizio Tutela di salute mentale e riabilitazione in età evolutiva.

 Tutti i partecipanti all’incontro con l’assessore si sono focalizzati su un progetto che punta, non più sulla “sanitarizzazione”, ma sulla socializzazione, in particolare attraverso enti connettivi come il “worklab”, coordinato da Giorgio Di Dato (Make4Work). Richiamato più volte e supportato anche dalle testimonianze dirette dei giovani operatori il caso positivo del Bar-Atto, progetto di caffetteria equo solidale attivo da un anno presso la Casa delle Culture e della Musica di Velletri. “Col bar - ha aggiunto Di Dato - le aziende vedono che ragazzi riescono a creare servizio”. La dottoressa Valeria Grillo, psicoterapeuta e mamma di un giovane affetto da autismo ha sottolineato che: “I nostri ragazzi hanno bisogno di aiuto in diverse dimensioni. Possiamo pensare che siano come dei palloncini che non possiamo far cadere a terra perché ognuno è complementare all’altro - ha detto mentre la sala si riempiva di palloncini -. Provate a palleggiare con questi palloncini. Non è semplice. Bene. Sappiate che noi vinceremo davvero quando riusciremo con il nostro lavoro a fare in modo che questi palloncini non cadano a terra”.


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