Attualità

A Corviale nasce la prima cooperativa di comunità di Roma

Si chiama EUDECoop, in onore di Eugenio De Crescenzo, vicepresidente dell'associazione cooperative scomparso a causa del Covid a marzo 2020

Vanno bene (e molto) i soldi del Pnrr e quelli stanziati per il progetto urbanistico finanziato dalla Regione e in attesa di finalizzazione dal 2017. Vanno bene le iniziative come "il campo dei miracoli", i murales, lo sport. Ma a Corviale, nel Serpentone lungo 1 chilometro dove vivono più di 5.000 persone (ufficiali), qualcosa mancava. Ed è arrivata da poco, sotto forma della prima cooperativa di comunità urbana, EUDECoop. 

Nasce a Corviale la prima cooperativa di comunità urbana

Costituita prima di Natale da oltre 40 soci, sia privati cittadini sia associazioni, la cooperativa di comunità si pone l'obiettivo di operare a favore della realtà del quadrante di Corviale, abbracciando l'area che va da Casetta Mattei a Parrocchietta, dal Trullo all'asse Magliana-Fiumicino "attraverso uno sviluppo economico integrato che valorizzi le risorse e le vocazioni territoriali - si legge nella nota che lancia la nascita di EUDECoop - integrando modelli di aggregazione e innovazione sociale per costruire risposte condivise a bisogni collettivi, producendo benessere e vantaggi per la comunità".

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"Il terzo settore agisce per migliorare anche la democrazia partecipativa"

"Non poteva esserci migliore soluzione per Corviale - commenta il presidenza nazionale Agci, Giovanni Schiavone - . L’insediamento di una cooperativa di comunità può generare una fertilità economica, relazionale, di presidio anche sociale, di rianimazione di nuove energie che sembravano destinate a perdersi definitivamente perché è un modello di innovazione sociale dove i cittadini, i soci, sono produttori di beni, fruitori degli stessi ed erogatori verso il mondo esterno, quindi verso la propria comunità. La cooperativa di comunità assurge dunque al ruolo di attrice dell’ambito territoriale in cui opera e agisce promuovendo lo sviluppo che deve essere orientato alla produzione di valore aggiunto e di capitale relazionale”. "La cooperazione sociale, promuovendo innovazione, rinnova il suo ruolo storico di promozione dell’emancipazione dei settori più fragili della nostra città - aggiunge Francesca Danese, portavoce del Forum del Terzo Settore del Lazio - agendo sia sul livello economico, sia su quello sociale. E’ così che il mondo del Terzo Settore deve agire per migliorare, assieme agli indicatori economici, anche gli standard di democrazia partecipativa".

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Il presidente della nuova coop: "Puntiamo su transizione ecologica e digitale"

A guidare la nuova cooperativa di comunità, presentata il 7 febbraio a Palazzo Valentini, sarà Tommaso Capezzone, attivo dal 2008 nella rete di Corviale Domani, una delle protagoniste più significative del processo di riscatto sociale del territorio: "Puntiamo su tutte le opportunità che arrivano dai processi di transizione ecologica e della transizione digitale - fa sapere Capezzone - per creare sviluppo locale a partire dai 1350 ettari del Parco, ancora tutto da creare, e dai 25mila mq di tetto del Serpentone, il tetto più grande d’Europa su cui impiantare la più grande comunità energetica della città".  Alla presentazione, nella Sala Di Liegro della sede dell'ex Provincia, erano presenti anche il presidente di Corviale Domani Pino Galeota, il presidente della Camera di Commercio Lorenzo Tagliavanti, il presidente dell'Osservatorio sulle politiche per il contrasto alla criminalità economica Guglielmo Muntoni e un'inquilina del Serpentone attiva nell'associazionismo locale, Aisling Pallotta.


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