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Dimensionamento scolastico, spunta una petizione per fermarlo: "Tuteliamo i nostri figli"

Una residente, Giulia Ronga, ha lanciato una raccolta firme su Change.org contro gli accorpamenti decisi dalla Regione

Il dimensionamento scolastico preoccupa e c’è chi, per cercare di impedire l’accorpamento di numerosi istituti a Roma e nel Lazio, ha lanciato una petizione su Change.org. L’autrice, Giulia Ronga, scrive: “Io, come molti altri residenti del Lazio, sono profondamente preoccupato per l'approvazione del Decreto Interministeriale n.127 del 30/06/2023, che innalza il numero minimo di alunni delle istituzioni scolastiche a 900 studenti. Questo provvedimento riduce drasticamente il numero delle istituzioni scolastiche regionali e aumenta in modo esorbitante il carico di lavoro delle dirigenze scolastiche”. 

Gli accorpamenti a Roma 

Il 4 gennaio la Regione ha approvato la delibera sul dimensionamento scolastico per il 2024/2025, che prevede per Roma, l'accorpamento di dieci istituti comprensivi distribuiti in cinque differenti municipi. Andando con ordine: nel II verranno accorpate la "Clotilde Pini" e la "Fratelli Bandiera", nel V si uniscono  l'IC “Via P. R. Pirotta” (al Quarticciolo) con l’IC “Via Luca Ghini” (a Tor Tre Teste). Nel VI saranno uniti l’IC “Antonio De Curtis” di Torrenova e l’IC “Via delle Alzavole” di Torre Spaccata. Nel VII Municipio, il dimensionamento creerà un nuovo istituto comprensivo mediante l'aggregazione dell’IC “Milanesi Guido” (tre sedi tra Capannelle e Statuario) con l’IC “Via F. Gentile, 40” a Cinecittà. Nel IX, infine, verranno uniti l'IC “Tacito - Guareschi” di Vitinia e l'IC “Via Laurentina 710” di Fonte Ostiense. I tagli riguarderanno i comuni di Carpineto Romano e Segni, Guidonia Montecelio, Ciampino, Anguillara Sabazia, Arsoli, Vicovaro, Nettuno, Lanuvio, Genazzano, Pisoniano, Cerveteri, Sacrofano e Castelnuovo di Porto. Accorpamenti previsti anche a Latina, in provincia di Frosinone, Viterbo e a Rieti.

Le preoccupazioni

Il timore, come si legge nella petizione, è che questi accorpamenti possano comportare “ripercussioni negative su molte attività importantissime per i nostri ragazzi come il supporto post-scuola, le attività gratuite pomeridiane, la distribuzione dei libri in comodato d'uso e l'attenzione allo svantaggio socioculturale e all'assistenza psicologica” scrive l'autrice della petizione. Da qui la richiesta di una “revisione della legge che tenga conto dell'impatto reale sulle nostre comunità educative. Vogliamo garantire un futuro migliore per i nostri figli”. La petizione, al momento, ha ottenuto 997 adesioni. 

La petizione


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