Attualità

I primi nati del 2021 a Roma sono Alessandro e Aurora

Il primo ha visto la luce al Cristo Re. La seconda alla Casa di Cura Santa Famiglia

Nuovo anno e come sempre accade si rinnova la gara per il primo nato. A vincerla quest'anno sono Alessandro e Aurora, nominati in ordine di nascita così come comunicato dalle strutture dove hanno avuto i natali.

Il primo infatti, secondo quanto annunciato dall'ospedale Cristo Re è nato un secondo dopo la mezzanotte. Peso di 4 chili e 100 grammi, "il neonato - riferisce l'ospedale - gode di ottima salute. Il parto è avvenuto spontaneamente in perfetta sincronia con lo scoccare dell'inizio del nuovo anno". L'equipe seguita dal Dr Gianluigi Feminella con le ostetriche Alessandra Mari, A.Cassaro, la D.ssa Pavjola M., D.ssa Diamanti A. ed il Dr D.Cozzolino pediatra, "augurano ai genitori ogni bene sperando che il nuovo inizio sia propiziatore per tutti".

Primato rivendicato anche dalla Casa di Cura Santa Famiglia con la nascita di Aurora, venuta alla luce alle 00.01 presso la struttura di via dei Gracchi. E' la stessa clinica privata ad annunciarlo con una nota stampa. 

"La nascita di Aurora rappresenta oggi più che mai una luce di speranza in un periodo di grande dolore per l'intera umanità", commenta Donatella Possemato, Direttrice della Casa di Cura Santa Famiglia e presidente Onlus 'Donne for life'. A dare il benvenuto al primo nato ci saranno numerosi rappresentati delle Istituzioni attesi presso la Casa di Cura Santa Famiglia nella giornata di oggi, 1 gennaio 2021.

La sindaca Raggi con un videomessaggio su facebook ha dato il benvenuto ai due nuovi nati: "Benvenuti Alessandro e Aurora, i primi nati a Roma di questo 2021. Come da tradizione apriamo il nuovo anno dando il benvenuto ai primi nati nella nostra città. Sono convinta che accoglierli quest’anno, dopo un 2020 così difficile, sia ancora più importante: desidero fare i miei migliori auguri alle mamme e ai papà per uno splendido futuro. Purtroppo l’emergenza sanitaria non mi ha permesso di andare a far loro visita in ospedale, per festeggiare insieme alle famiglie. Ecco perché desidero farlo con que sto messaggio. È importante per me essere al loro fianco, anche se a distanza. Abbiamo passato un anno complicato, doloroso e incerto, ma sono stati mesi in cui la nostra comunità ha saputo dimostrare un’unione e una forza inaspettate. A questo proposito mi viene in mente uno scatto ormai diventato celebre: un neonato che si aggrappa con tutte le sue forze alla mascherina del dottore che l’ha aiutato a venire al mondo. Una foto che riaccende la fiducia nel futuro, piena di vita.  Oggi celebriamo il primo giorno di un nuovo anno con la stessa speranza e felicità con cui tutti i neo genitori hanno accolto i loro piccoli. Nell’attesa di poterci riabbracciare presto, li saluto con affetto. Restiamo uniti".


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