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VIDEO | L'occupazione di viale del Policlinico non esiste più: assegnate 41 case popolari a chi ne aveva diritto

La riconsegna dello stabile nella mattinata di oggi, giovedì 14 dicembre. Era occupato dal 2009

Era annunciato. Soprattutto da quando, dopo il censimento degli abitanti e il tavolo di trattativa con il Comune, alle persone che avevano i requisiti veniva assegnata una casa popolare. Un passaggio da "casa a casa” dunque, senza l’uso della forza pubblica e senza lasciare nessuno per strada.

Così, nella mattinata di oggi la riconsegna ufficiale dello stabile, con gli ultimi occupanti pronti a prendere le proprie cose, anche se la maggior parte di loro è già entrato nella nuova casa. Come Rosa, madre di due figlie e rimasta vedova a causa del Covid, ora assegnataria di un alloggio Erp a Vigne Nuove: “Quando ho perso mio marito è stata dura, ma grazie ai compagni di occupazione e ai servizi sociali del municipio abbiamo superato questo momento - racconta Rosa a RomaToday -. Avevo fatto la richiesta della casa popolare nel 2000, poi lo sfratto e alla fine non ci rimase altra scelta che occupare. Qui abbiamo almeno avuto un tetto sopra la testa”.

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C’è commozione tra chi si saluta in lacrime, dopo aver condiviso la vita in questo palazzo occupato, ma anche la soddisfazione di poter iniziare una nuova vita: “Un messaggio importante soprattutto per due ragioni - spiega Luca Fagiano dei movimenti per il diritto all’abitare -. La prima è la dimostrazione che le case popolari ci sono, la seconda è che queste famiglie si sono finalmente viste riconoscere un diritto. Ed è per questo che per noi è una giornata carica di dignità”.

Appena consegnato la stabile, un gruppo di operai ha iniziato a murare porte e finestre. Mentre all’interno dello stabile ci sono ancora molti mobili, materassi, indumenti e rifiuti di ogni genere.


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