Attualità

A Villa Maraini un corso di teatro contro la tossicodipendenza

Partito ad aprile, si concluderà il 10 giugno. Trenta gli utenti che hanno partecipato

Villa Maraini (archivio)

Il teatro come terapia, dedicato a chi soffre di dipendenze patologiche ed è in cura a Villa Maraini, centro antidroga di via Ramazzini gestito dalla Croce Rossa italiana. Iniziato ad aprile, oggi sta portando i suoi frutti e il 10 giugno porterà a una lezione aperta che darà il via agli eventi dedicati alla giornata mondiale contro la droga, prevista per il 26 giugno.

Il corso fuori dagli schemi è stato ideato dall'attore Antonello De Rosa, salernitano, su proposta del manager di comunicazione Emilio Sturla Furnò e alla disponibilità del fondatore di Villa Maraini, Massimo Barra, figura storica che da quarant'anni si adopera per l'ascolto, l'accoglienza e il recupero dei tossicodipendenti a Roma. 

La prima edizione del corso ha visto partecipare trenta utenti del centro e l'obiettivo principale è stato quello di tirare fuori da ognuno capacità e talenti soppressi e nascosti, spesso anche per colpa dei pregiudizi e della sfiducia altrui. "Il corso, come spiegato fin dal primo incontro - dichiara De Rosa -, può essere occasione non solo di pensare ad una carriera da attore, ma, soprattutto, di tirare fuori il sommerso che ognuno di noi ha e che gli altri ci impediscono di manifestare”. 

Chiara e Giancarlo, 32 e 35 anni, sono in cura da alcuni mesi a Villa Maraini e hanno trovato nel corso di teatro uno sbocco fondamentale: "Non credevo di avere certe capacità - dice Chiara, arrivata 7 mesi fa - e non mi andava nemmeno di tirarle fuori. Ma il lavoro fatto mi ha permesso di far uscire parecchie cose che soffocavo". "Non avrei mai pensato di recitare - aggiunge Giancarlo - anche se chi ha una dipendenza patologica deve recitare, anche molto. Solo che, a differenza che nel teatro, alla fine non ci sono applausi ma solo sofferenza". 

Barra infine spiega che "a Villa Maraini da oltre 40 anni cerchiamo alternative alla droga e il teatro può rivelarsi una di quelle. Qui siamo aperti a tutti, non solo a chi si deve curare ma anche a chi vuole aiutare. Spero questo progetto abbia un seguito con una versione invernale che parta a settembre". 


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