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Mangiare nei mercati rionali di Roma: i migliori banchi al Mercato di Piazza Alessandria

Panini imbottiti, pinsa romana e primi espressi; ma anche fritture di pesce, pucce pugliesi e diverse opzioni vegetariane: la guida per orientarsi in uno dei mercati più accoglienti di Roma, anche per colazione e pranzo

Quali sono i migliori banchi dove mangiare al Mercato Nomentano di Piazza Alessandria? Quello a due passi da Porta Pia è un mercato un po’ speciale, inaugurato nel 1926 e progettato dalla prima donna a laurearsi in architettura alla Regia Scuola Superiore di Roma. Sotto la struttura umbertina con porte in ferro battuto oggi si respira un’aria un po’ diversa. Il mercato è infatti stato il primo, nel 2015, ad aderire al progetto Mercati d’Autore, per rivalutare e celebrare il fascino dei mercati rionali della Capitale. Un riordino interno e l’allestimento di tanti tavoli centrali, con una libreria per il book crossing e un calendario di eventi che coinvolgono tutti gli artigiani.

Qui infatti si può venire non solo per la spesa di frutta e verdura, pesce e macelleria, ma anche per una colazione a base di crostate fatte in casa; un pranzo con un panino ben imbottito, un trancio di pinsa romana, o ancora un’insalatona, un primo espresso e pure una frittura di pesce. Di seguito la nostra guida per individuare i banchi più interessanti.

Forno di Famiglia da Lidia & Alessandro

Al banco panetteria di Lidia e Alessandro si può acquistare pane casereccio di Genzano Igp, ciambelline scrocchiarelle al vino e in vari gusti. Poi ciambelloni, crostate semplici e fatte in casa e, quando è periodo, anche frappe e castagnole. Per una pausa pranzo veloce invece si può prendere un sacchetto di pizzette rosse, di focaccine e qualche trancio di pizza bianca.

Box 45 

  

Il mio Baretto

Il baretto di Maria Valente — per tutti Mary — è un’istituzione del Mercato Nomentano. Una garanzia a tutte le ore: dal caffè, cappuccino o spremuta fresca del mattino, con una brioche o una fetta di crostata fatta in casa, all’ora di pranzo. Al bancone si trovano sempre tramezzini ben fatti, panini dalle farciture generose e insalatone miste. Ma anche piatti di verdure, insalate di pasta e frittate. Insomma, la pausa pranzo “di una volta”.

Pescheria De Santis

La pescheria De Santis lavora dal 1950, e oggi è arrivata alla quarta generazione di famiglia. Oltre al pesce fresco, che si trova tutti i giorni, sono disponibili su prenotazione anche piatti di pesce cucinati. Il sabato a pranzo, e durante i numerosi eventi al mercato, il box poi diventa anche friggitoria, con una varietà di fritture espresse. Di calamari, paranza e polpette; ma c’è anche l’insalatina di mare.

Box C2

@pescheriadesantis

La croccantella

Un box dove la pinsa romana (una variante della pala, ma con impasto da mix di cereali) si accompagna con la tradizione pugliese di pucce e panzerotti. Gli ingredienti arrivano prevalentemente dal Tacco dello Stivale — su tutti il pomodoro, il fiordilatte e la burrata di Gravina — ma non si disdegna nemmeno la mortadella Igp di Bologna, fondamentale dentro la bianca “croccantella”. Le pucce sono proposte con farciture assortite di salumi e formaggi, accanto alle focaccine baresi con anche crudo, mozzarella e caciocavallo. Non mancano supplì e un repertorio di pinse sia a base Margherita che bianca.

@lacroccantella

Tavola fredda

Accanto al banco di Croccantella c’è un box di gastronomia con tavola fredda adatta per un pranzo leggero. Dal repertorio di tramezzini veloci ai panini imbottiti, da farcire su richiesta; poi insalatone miste — con tonno, bufala e salmone — e piatti freddi a base di mozzarella, crudo e verdure grigliate. Ma ci sono anche primi di orzo e riso con verdure e una piccola selezione di piatti caldi: dall’arrosto di tacchino con contorno alla cotoletta; poi opzioni vegane come il burger di broccoli oppure quello con melanzane e pomodori secchi.


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