Affittopoli: dirigenti degli enti saranno ascoltati dai pm
I dirigenti degli enti di affittopoli potrebbero essere sentiti prossimamente dai magistrati che indagano sulla presunta svendita di alcuni beni immobili di proprietà diretta o no del Comune di Roma
I dirigenti degli enti, invischiati nella vicenda affittopoli, che hanno provveduto materialmente alle procedure di vendita o delle agenzie incaricate di farlo potrebbero essere sentiti prossimamente dai magistrati che indagano sulla presunta svendita di alcuni beni immobili di proprietà diretta o no del Comune di Roma.
I magistrati di piazzale Clodio da giorni stanno verificando le procedure messe in atto nelle singole transazioni al centro dello scandalo Affittopoli nell'ambito dell'inchiesta il cui relativo fascicolo sarebbe ancora aperto contro ignoti. Il reato ipotizzato è abuso d'ufficio "in danno della pubblica amministrazione". L'attività dei pm è concentrata, in assenza di fattispecie più gravi, su quegli appartamenti ceduti "a partire dal 2007". Come già era stato reso noto qualche giorno fa, invece, non si procederà, per le operazioni avvenute in precedenza in quanto il reato è prescritto. Con attenzione, ad esempio, a quanto stabilito da una delibera del 2004 che prevedeva uno sconto del 30% per gli occupanti, più uno ulteriore del 5%-15% per gli acquisti in blocco.
Il senatore Stefano Pedica ha intenzione di portare alla Procura di Roma delle carte che riguardano elenchi e nomi di affittopoli: un elenco, tanti nomi, molti collegati a personalità politiche - di entrambi gli schieramenti - con accanto un punteggio "di cui ancora non sappiamo il significato" ma tutti già dipendenti per un certo periodo di Gemma, la società del Campidoglio che si occupava del condono edilizio, e i cui lavoratori, dopo la sua chiusura, sono stati riassorbiti da altre società, come Risorse per Roma.