Cronaca

Uccise la suocera simulandone la morte naturale: due arresti a Monterotondo

Il corpo della donna privo di vita venne ritrovato nel giugno del 2013 a Cersosimo, in provincia di Potenza. Il fermo da parte dei carabinieri

Secondo gli inquirenti la uccise perchè si opponeva alla relazione di suo figlio con lei. A distanza di un anno e mezzo i carabinieri riaprono il caso della morte di una donna, trovata priva di vita il 9 giugno del 2013 in un paese in provincia di Potenza, in Basilicata. A finire in manette un uomo ed una donna, entrambi polacchi, arrestati stamani all'alba dai carabinieri a Monterotondo, Comune eretino alle porte di Roma.

ACCUSATI DI OMICIDIO - L'omicidio si consumò a Cersosimo, piccolo paese di poco meno di 700 abitanti nel potentino. In un primo momento si valutò la morte naturale. Le indagini hanno invece appurato come la donna arrestata, che aveva una relazione con il figlio della signora uccisa, la quale non vedeva con favore tale rapporto, venne uccisa proprio per liberarsi da tale ostacolo.

LE ACCUSE - Secondo l'accusa la donna polacca progettò e realizzò l'omicidio della madre dell'allora compagno, che fu soffocata con una busta di plastica. La relazione comunque naufragò e la donna polacca si trasferì nel Lazio: alcune sue confidenze, però furono captate dai Carabinieri che cominciarono le indagini. Gli accertamenti hanno portato oggi ai due arresti: della donna e dell'uomo che la aiutò ad uccidere l'anziana donna.
  


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