Cronaca

Autopsia su bimbo morto al San Giovanni: "Nato sano, poteva sopravvivere"

In estrema sintesi è il primo risultato dell'autopsia sul piccolo Marcus, il neonato prematuro morto al San Giovanni dopo un'iniezione di latte in vena. Entro il 19 agosto altri accertamenti

Il piccolo Marcus De Vega, il bambino filippino morto al San Giovanni in seguito a una flebo di latte, era nato sano e, seppur prematuro, poteva sopravvivere. E' il risultato del primo esame autoptico effettuato sul cadavere del bimbo, che stava per essere cremato prima dell'intervento dei pm che hanno richiesto ulteriori accertamenti sul caso.

Pesava 780 grammi e, secondo l'autopsia, aveva buone possibilità di superare le terapie. Se queste non fossero state sbagliate. All'origine dell'inchiesta aperta dalla procura sul decesso del neonato avvenuto il 29 giugno ci sarebbe infatti un tragico errore, uno scambio di cateteri (l'iniezione gastroenterale al posto di quella sanguigna) per cui sono indagati in venti, tra medici e infermieri del personale sanitario, per omicidio colposo. E, a seguito della relazione consegnata ai magistrati dagli ispettori del Ministero della Salute, rischierebbero anche il reato di falso.

L'ISPEZIONE - Dal report stilato infatti sarebbero emersi una serie di elementi da poco nelle mani degli inquirenti: "lacune e manomissioni" nella cartella clinica e la presenza di "macchinari e incubatrici obsoleti" all'interno del reparto.

Quanto alle cause della morte, le ipotesi al vaglio degli inquirenti che stanno svolgendo gli accertamenti medico legali sono: il latte iniettato in vena, un'infezione pregressa o causata dallo stesso latte e un possibile ritardo nei soccorsi. Sarà decisiva anche l'analisi della cartella clinica per "stabilire la tempistica dalla nascita alla morte" del piccolo. Gli accertamenti comunque devono ancora essere completati.

PROSSIMI DATI - I risultati definitivi dell'autopsia, in particolare la risposta al quesito se la terapia alla quale il piccolo fu sottoposto dal 27 al 29 giugno, fu adeguata al suo stato di salute, dovrebbero arrivare entro il 19 agosto. Oggi i consulenti nominati dalla procura, il medico legale Saverio Potenza e l'istologo Ugo Di Tondo, hanno prelevato dal corpicino il midollo spinale e un rene, al fine di sottoporli a esami di laboratorio. Si vuole, in sostanza, verificare se negli organi siano presenti particelle del latte assunto per endovena e quali conseguenze abbiano prodotto. I consulenti tecnici, nominati dalla procura e dai 20 tra medici ed infermieri indagati, hanno concordato di riunirsi il 3 agosto prossimo per fare il punto della situazione e per avviare gli esami istologici.


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