Anzio, sgominata la banda dei profumi: in manette 7 romeni
Ripulivano le profumerie delle regioni centrali, per rivendere la refurtiva ai connazionali. Solo nelle undici profumerie laziali il bottino è stato di 1 milione e 300.000 euro
ra diventata famosa come la banda dei profumi Cinquanta colpi furti, messi a segno in profumerie di Lazio, Marche e Abruzzo tutti con la stessa mano, quella di 7 romeni arrestati ieri dai carabinieri di Anzio.
Secondo quanto accertato dai militari i sette rubavano profumi per poi rivenderli a profumerie romene, dove venivano rivenduti a prezzi più bassi. I bottini accertati sinora si aggirano sull'ordine di 1 milione e 300.000 mila euro solo nelle undici profumerie laziali.
I negozi, che venivano letteralmente svaligiati, hanno dovuto riparare anche i danni che la banda provocava per accedervi, con l'utilizzo di grosse cesoie, grossi martelli e trapani. Migliaia le confezioni di costosi profumi e cosmetici sequestrate dai carabinieri nel corso dell'operazione.
La banda, forse capeggiata da una donna o dove comunque aveva un ruolo preminente Luminista Codruta Baba di 35 anni residente in una villa di Lavinio, rivendeva a metà prezzo profumi e cosmetici a propri connazionali, sia in Italia che all'estero.
Il comandante dei carabinieri di Anzio, Emanuele Gaeta, ha affermato che le indagini verificheranno se anche profumerie regolari acquistassero la merce rubata. I 7 sono stati arrestati con l'accusa di ricettazione e ora la procura di Velletri sta verificando un eventuale reato associativo. Gli altri sei malviventi vivevano in un appartamento di Aprilia, trovato pieno di scatoloni con la refurtiva.