Cronaca

Nuovo allarme a Malagrotta, sì a delibera per una ferrovia che trasporti i rifiuti trattati

La discarica chiude ma, a quanto pare, la zona resterà oggetto di progetti legati allo smaltimento dei rifiuti cittadini

Certe le intenzioni, espresse chiaramente in una delibera di giunta del 15 maggio, più che fumose le modalità di attuazione. Potrebbe essere prossima la firma del protocollo d’intesa tra Roma Capitale, Eni spa e Ama Spa per dare il via a un’apposita linea ferroviaria che trasporti espressamente i rifiuti compattati a Malagrotta: un modo per rendere ancora operativi gli inceneritori in funzione, dopo la chiusura dell’impianto prevista per il prossimo giugno. Non si sa niente sui costi del progetto, sui tempi di attuazione e sul bando di gara.

Nella delibera si parla di un “progetto per il miglioramento del trasporto dei rifiuti mediante l’utilizzo della ferrovia come sistema intermodale, vantaggioso dal punto di vista ambientale” così è scritto nel documento.

L’idea della proposta di delibera sarebbe frutto di una proposta dell’Ama Spa che ha ipotizzato notevoli vantaggi per il trasporto dei rifiuti su rotaia piuttosto che su gomma dei compattatori per rifiuti, minore traffico dei mezzi pesanti e quindi minori emissioni di gas inquinanti nel perimetro cittadino.

Inoltre in questo contesto l’Ama avrebbe pure individuato nell’Eni Spa un partner attratto economicamente a partecipare al progetto, per cui si potrebbe oltremodo ipotizzare un projet financing anche se nel documento non è esplicitamente scritto. Infatti si legge “che a tal fine la società ha individuato a confine del proprio stabilimento di ponte Malnome l’area ex deposito Agip ubicata nei pressi di Ponte Galeria e di proprietà di Eni Spa” e che “il compendio individuato sarebbe funzionale anche all’istallazione di moderni impianti di trattamento e selezione dei rifiuti per l’incremento delle raccolte differenziate”. Un deposito da trasformare in centro di trattamento.

IL COMITATO - Per il comitato Cittadini liberi della Valle Galeria “se tale delibera dovesse essere approvata sarà la condanna a morte definitiva per la Valle Galeria e per tutto il quadrante Ovest di Roma. Malagrotta chiude ma stanno pensando di far arrivare rifiuti via treno per alimentare ulteriori impianti, inceneritori e nuove discariche malgrado la grave emergenza ambientale e sanitaria in atto. Se Roma Capitale oggi si accingesse a sottoscrivere un protocollo d’intesa per continuare ad alimentare gli impianti di Malagrotta seppur la discarica sia in chiusura già nel 2010 si sentiva aria di movimenti sospetti riguardo a un tale progetto. All’epoca nel Nuovo piano regolatore (Nprg) del Comune di Roma era stata prevista la realizzazione di una tratta ferroviaria di raccordo, che avrebbe dovuto permettere il trasporto dei rifiuti su rotaia da Ponte Galeria a Malagrotta".

Allertato dai documenti il Municipio ex Roma XVI aveva votato un ordine del giorno per concordare con Ama Spa un’ipotesi di percorso alternativo per i mezzi di trasporto dei rifiuti sia in entrata che in uscita dalla discarica di Malagrotta oltre che per mettere in sicurezza le fermate Atac presenti su Via del Casal Lumbroso. Probabilmente le rimostranze del Municipio allora bastarono a fermare il progetto che peraltro all’epoca come oggi andrebbe a interessare un’area già profondamente sensibilizzata dal termovalorizzatore di Ponte Malnome per i rifiuti ospedalieri.


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