Cronaca

Narcotraffico dalla Spagna a Roma, sequestrati 700 chili di droga. Sventato agguato ad Ostia

L'Operazione Critical ha visto il sequestro di beni mobili ed immobili per un valore di un milione di euro. Sequestrati 700 chili di sostanza stupefacente

Ostia: Operazione Critical

Ventuno arresti tra Barcellona, Ostia e Roma, 700 chili tra hashish, marijuana e cocaina, 5 pistole100 proiettili di vario calibro e un milione di euro in beni sequestrati. E' questo il bilancio dell'Operazione Critical che, dalle prime luci dell'alba, ha colpito il litorale risvegliatosi con il rumore degli elicotteri. Il blitz è scattato a seguito di un'ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

LE ACCUSE - Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di "associazione armata finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti (art. 74 commi 1, 2, 4 DPR 309/90)", "detenzione e spaccio continuato e in concorso di ingenti quantità di stupefacenti (artt.73, art. 80 comma 2 D.P.R. 309/90, art. 110, 81 C.P.), "ricettazione in concorso (artt. 110 e 648 c.p.)", "detenzione illegale di armi in concorso (art. 110 c.p e artt. 2 e 7 L. 2.10.1967 n. 895 – art 23 L. 18.4.1975 n. 110" e "possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi (artt. 497 bis)". Gli arrestati, a conclusione delle operazioni di rito, sono stati tradotti presso il carcere di Regina Coeli, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

INDAGINE INIZIATA DAL 2015 - L'attività investigativa costituisce la fase conclusiva di un'indagine, avviata nel maggio 2015, nei confronti di due organizzazioni criminali operanti ad Ostia e nella provincia di Roma, dedite entrambe al traffico internazionale di stupefacenti, importate principalmente dalla Spagna e da altre aree del territorio nazionale.

IL TRAFFICO DI DROGA - Il gruppo criminale si occupava di smerciare ingenti quantitativi di stupefacente sul mercato locale ed anche in parte del territorio nazionale. I grossi quantitativi di droga venivano importati dalla Spagna e giungevano via mare al porto di Civitavecchia, occultati in camion che trasportavano frutta e verdura. Successivamente lo stupefacente veniva trasferito in alcuni box appositamente approntati dall'organizzazione e gestiti da diversi sodali che si occupavano anche di rifornire i vari acquirenti. All'interno dell'organizzazione ricoprivano un ruolo di vertice e di comando un 58enne palermitano, un 38enne romano e un altro 40enne romano che finanziavano l'attività, organizzandola e dirigendola.

Nel contempo, è stata individuata e disarticolata una rete di spacciatori che, dopo essersi riforniti dall'organizzazione, immettevano lo stupefacente sul mercato al dettaglio. La cessione dello stupefacente veniva effettuata attraverso una collaudata tecnica volta a raggirare le eventuali investigazioni, consistente in una sorta di "messaggi in codice" che i fornitori e gli acquirenti si scambiavano attraverso preventivi contatti telefonici.

Durante le varie fasi dell’indagine i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia hanno sequestrato complessivamente 700 chili di sostanza stupefacente, 5 pistole e 100 proiettili di vario calibro.

L'AGGUATO AD OSTIA - Nel corso delle investigazioni è stato possibile captare i momenti antecedenti alla commissione di un agguato che una delle due organizzazioni era in procinto di compiere ad Ostia nei confronti di una persona al momento rimasta ignota. L'efferato gesto, organizzato con l'approvazione e il sostegno di membri della nota famiglia Spada, non è stato portato a termine solo perché i due killer sono stati ostacolati dall'intervento dei Carabinieri che, nel corso di una perquisizione effettuata all'interno del loro covo all'Idroscalo, hanno rinvenuto e sequestrato uno scooter Yamaha T-Max, risultato rubato, due caschi con visiera schermata, guanti, tute da lavoro ed un revolver Taurus calibro 38 special con matricola abrasa e 4 proiettili nel tamburo.

UN MILIONI DI BENI SEQUESTRATI - Contestualmente, ad Ostia e Fiumicino, è stato dato esecuzione al sequestro di beni emesso in data Gip del Tribunale di Roma nei confronti di due degli arrestati, responsabili di aver riciclato e reimpiegato in attività lecite i capitali provento della loro attività di narcotraffico. 

Il sequestro ha riguardato 2 immobili, un terreno, sei conti deposito a risparmio, cinque rapporti di credito presso istituti bancari vari, una ditta individuale e un'auto per un valore complessivo di circa 1 milione di euro.

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