Cronaca

Ernesto Tafuri, il dentista dei vip morto carbonizzato nel suo appartamento con i suoi tre gatti

Il rogo all'alba per motivi ancora da accertare. Per l'uomo, 69 anni compiuti a gennaio, non c'è stato nulla da fare

Ernesto Tafuri, dentista di 69 anni che tra i suoi clienti aveva anche diversi vip, è morto carbonizzato a causa di un incendio scoppiato oggi e che si è sviluppato all'interno del suo appartamento in via Caposile 10, in Prati. Nell'abitazione c'erano anche i suoi quattro gatti, tre sono morti e uno è stato salvato dai vigili del fuoco. La tragedia all'alba, alle cinque del mattino circa. 

È ancora presto per sapere con precisione il motivo del rogo, ma visto la portata delle fiamme non si esclude una causa esterna come una sigaretta spenta male o una scintilla da un corto circuito che possa aver bruciato subito i mobili di casa. Esclusa invece fin da subito l'ipotesi di una fuga di gas.

L'indagine

L'appartamento è andato completamente distrutto. Il dottor Tafuri, che viveva da solo, non ha avuto neanche il tempo di scappare o di mettere in salvo i suoi gatti. Sull'incendio è stata comunque aperta una indagine della polizia di Stato e della procura che dovrà chiarire la dinamica della tragedia. Le operazioni di soccorso non sono state facili e si sono protratte per oltre due ore.

Durante la zona è stata chiusa. Anche l'ingresso principale di una scuola superiore al civico uno di via Caposile è stato interdetto ed è stato predisposto un accesso secondario da via Achille Papa. Dalle 10.30 in poi, la strada è stata mano mano di nuovo aperta. Il resto del palazzo, infatti, non è stato considerato a rischio e non c'è stato bisogno di evacuare l'edificio.

Mancano autoscale

Sul caso è intervenuto anche Luca Antonazzo, segretario di Roma del Conapo, il sindacato dei vigili del fuoco: "Il distaccamento dei vigili del fuoco di Prati che si trova nelle immediate adiacenze dell'incendio era oggi sprovvisto di autoscala. L'autoscala intervenuta sull'incendio è partita dalla sede più vicina quella di via Genova, ed è giunta sul posto con i tempi che questa percorrenza impone.

Da tempo denunciamo al ministero dell'interno che le autoscale assegnate a Roma sono troppo poche in relazione al numero di abitanti e all'estensione del territorio, ma il nostro grido di allarme è sistematicamente ignorato. Oggi nella Capitale sono operative solo due autoscale dei vigili del fuoco all’interno dell'area del raccordo anulare, è una situazione da terzo mondo, non certo da capitale che dovrà ospitare il Giubileo. Il ministro Piantedosi e il sottosegretario Prisco mettano nell'agenda politica il tema del potenziamento di Roma in quanto a vigili del fuoco, mezzi e attrezzature".
 


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