Cronaca

Ipotesi false cremazioni ai tempi del coronavirus: indagini su agenzie funebri private

Valeria Campana, portavoce del Comitato Cimiteri Flaminio Prima Porta Verano e Laurentino: "Cittadini preoccupati chiedono spiegazioni"

Al cimitero di Prima Porta di Roma sarebbe in atto una truffa da parte di agenzie funebri privata che avrebbe inscenato false cremazioni. Secondo le ipotesi, infatti, alcune agenzie incasserebbero i soldi, per poi ti consegnare ai parenti dei defunti un vaso di terra e sassi mentre la bara la seppelliscono nell'area comune.

La maxi inchiesta è nelle mani del pm Paolo Marinaro, magistrato che ha aperto un fascicolo per truffa come riporta Il Messaggero che ha riportato anche alcune testimonianze. Gli inquirenti ritengono si tratti di un sistema collaudato che coinvolgerebbe diversi attori in campo.

Ama, appresa la notizie, si è detta al fianco delle Forze dell'Ordine. "L'indagine in corso, fin dall'inizio, vede la struttura Cimiteri Capitolini di Ama parte attiva con le autorità competenti per accertare il reato di truffa ai danni di cittadini e della stessa Ama da parte di alcuni operatori di agenzie funebri private", si legge in una nota.

"Le indagini in corso sono scaturite proprio grazie ai contatti attivati dall'azienda capitolina con alcuni cittadini-utenti in merito a pratiche cimiteriali da definire. L'azienda ha collaborato da subito con il nucleo radiomobile dei Carabinieri sulla base delle incongruenze sospette emerse ed è tuttora a totale disposizione degli organi inquirenti. Qualora il reato in questione venisse accertato, Ama sarebbe parte lesa e intende agire in ogni modo a propria tutela".

Sulla vicenda è intervenuta anche Valeria Campana, portavoce del Comitato Cimiteri Flaminio Prima Porta Verano e Laurentino: "Alcuni cittadini ci scrivono allarmati dal momento che non sono riusciti a dare ancora degna sepoltura a una mamma, un fratello, un marito, addolorati al solo pensiero di custodire solo terra e sassi in un'urna che oltretutto al momento non può essere deposta".

"Esortiamo AMA e Assessorato Ambiente a chiarire come si sia potuta compiere una truffa così agghiacciante, emersa grazie ad un sollecito di pagamento per una tassa collegata al servizio di sepoltura, compiuta oltretutto in un periodo di normale gestione e non emergenziale. Sconcertati ma non increduli coltiviamo la speranza che AMA chiarisca si tratti di un caso isolato. Come Comitato ci corre comunque l'obbligo di chiedere nuovamente che vengano messe in atto misure volte a scongiurare ulteriori truffe o mercimoni compiuti sul dolore dei romani", conclude la nota.


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