Cronaca

Voragine sulla Roma-Giardinetti: linea ferma quattro ore

L'intervento per le verifiche tecniche all'intersezione di largo Alessi

La voragine aperta sulla Roma-Giardinetti

Prima l'interruzione per lo scoppio di una tubatura a Torpignattara poi una voragine che ne ha richiesto lo stop per quattro ore. Non c'è pace in questo ultimo periodo per la Roma-Giardinetti, la linea ferroviaria che collega la stazione Termini alla periferia est della Capitale. La linea è stata infatti interrotta per quattro ore nella giornata di oggi, venerdì 24 settembre, a causa di una voragine all'altezza di largo Alessi, zona Certosa. 

A denunciare l'accaduto l'AssociazioneTrasportiAmo: "Sospeso per verifiche il servizio della ferrovia regionale ex-concessa Roma-Giardinetti per l’apertura di una voragine nell’intersezione a raso di Largo Alessi in mezzo ai binari. Episodio che dimostra ancora una volta la necessità di interventi strutturali per mantenere l’esercizio l’attuale, indispensabile quanto la riapertura della tratta Centocelle-Giardinetti. Ma il Campidoglio nicchia e perde tempo, mentre la ferrovia cade a pezzi. Vergogna".

Associazione che in una nota stampa torna a chiedere nuovamente la riattivazione della tratta Centocelle-Giardinetti: "Al netto dell’abbuffata elettorale i cittadini, e noi tutti, siamo ancora in attesa della commissione capitolina mobilità dedicata alla riattivazione della tratta Centocelle-Giardinetti dell’ex-concessa Roma-Giardinetti, che, stando alle dichiarazioni del suo Presidente, rilasciate in Assemblea Capitolina prima della pausa estiva, sarebbe dovuta essere convocata agli inizi di settembre".

"La loro negligenza produce solo danni, si ostinano a non capire quanto la linea è importante nella sua completezza, fino a Giardinetti. Specie per il versante Casilino ricadente nel Municipio VI, che fa fronte a un bacino di utenza di oltre 150mila residenti, senza considerare i flussi giornalieri provenienti dell’hinterland. E soffre, al pari del quadrante Collatino-Prenestino, per le debolezze infrastrutturali e l’inadeguatezza della rete di superficie locale, acutizzate dall’attuale emergenza sanitaria. Lo dimostrano gli affollamenti nella Metro C, strategica ma quantitativamente insufficiente a soddisfare la domanda di mobilità, almeno fino a quando il suo tragitto non raggiunge Colosseo o oltre. Emblematici, al riguardo, gli interventi della Protezione Civile e dei volontari di Legambiente Lazio durante la Fase 2, al nodo di San Giovanni come nella altre fermate sensibili, finalizzati a garantire il distanziamento sociale".

"Di fronte all’indifferenza del Campidoglio - conclude il presidente dell'Associazione TrasportiAmo - riteniamo fondamentale l’Ordine del Giorno presentato venerdì 18 settembre dalla consigliera capitolina Svetlana Celli, firmataria della mozione di giugno rimasta disattesa, collegato alla proposta di deliberazione n. 155/2020 sulla variazione di bilancio previsionale, in corso di discussione in Aula, con l’intenzione di inserire impegni di spesa in bilancio, finalizzati alla riattivazione della linea".          


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