Cronaca

Porta di Roma al buio e banda del pit stop in azione: cannibalizzate tre auto

I ladri hanno agito in un parcheggio di viale Carmelo Bene

Una delle auto cannibalizzate a Porta di Roma

Quartiere al buio e ladri a nozze. E' la triste realtà che vivono i residenti di Porta di Roma e del Parco delle Sabine da anni alle prese con intere notti con l'illuminazione spenta. Un vero e proprio invito per i malviventi, in particolar modo per quella che è conosciuta alle cronache come la Banda del Pit Stop. Sono infatti tre le vetture cannibalizzate nel corso della notte fra il 20 ed il 21 novembre. 

Auto cannibalizzate a Porta di Roma

Il risveglio amaro lo hanno avuto i proprietari di tre automobili lasciate in sosta ieri sera in un'area di parcheggio fra viale Carmelo Bene e via Enzo Musumeci Greco. Qui i predoni, favoriti dall'oscurità che avvolge da tempo buona parte della zona del III Municipio Montesacro, hanno smontato tre vetture (fra le quali una Mercedes), portandosi via cofano anteriore, parti di motore ed anche gli pneumatici, con le macchine lasciate con i cerchioni in terra o sui cric. 

Auto smontata in via Monte Grimano

Un copione già visto e rivisto in diverse parti della città, ed in particolar modo nel nuovo quartiere della periferia nord est della Capitale. Lo sa bene il proprietario di una Smart che ha trovato la city car spogliata di diverse parti dopo averla lasciata in sosta in via Monte Grimano, sempre al Parco delle Sabine. Il fenomeno negli scorsi anni riguardò anche il vicino quartiere di Casale Nei, visitato diverse volte dalla banda del pit stop.

La rabbia dei residenti

A favorire il lavoro dei ladri, come detto, i lampioni spenti nel quartiere. Un problema annoso, di vecchia data, come spiegano dall'Associazione Tutela Parco delle Sabine: "Il tutto è accaduto grazie alla interruzione dell'illuminazione pubblica da parte di Acea per morosità e inadempienza della società Porta di Roma, che ha ancora in carico l'impianto di illuminazione pubblica. Abbiamo anche presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma firmato anche da circa 100 cittadini sulla questione. E' stato depositato venerdì scorso". 

Porta di Roma al buio

L'odissea dell'oscurità a Porta di Roma e Parco delle Sabine si protrae dal 2014 a causa di un contenzioso tra Porta di Roma srl e il Comune, con Acea a reclamare il pagamento delle morosità accumulate dalla società costruttrice. In estrema sintesi bollette non saldate con il contenzioso tra Acea e costruttori a costringere nelle tenebre un intero quartiere. Condizioni di disagio annose, mai risolte. Nella primavera del 2016 l'accordo tra Porta di Roma e Acea che avrebbe dovuto riaccendere "in trenta giorni" .Il quartiere è rimasto però con un pungo di mosche in mano. Da quelle parti il nulla se non buio pesto ed esasperazione, con i ladri che ringraziano. 


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