Cronaca

Incendio Malagrotta, un disastro con tre emergenze: le fiamme, la diossina e il caos rifiuti

L'Arpa ha annunciato risultati entro 24 - 48 ore. Chiusi gli uffici della regione Lazio. Raccomandazioni di finestre chiuse e di non usare i condizionatori. Il punto della situazione

Roma, incendio a Malagrotta, il TMB privato che smaltisce i rifiuti della capitaleCREDITO:Francesco Fotia / AGF

C'è l'incendio negli impianti di Malagrotta. C'è la nube di fumo carica di diossina. E c'è infine il danno per il già precario ciclo dei rifiuti di Roma. Da ieri alle 17.40 la Capitale si trova ad affrontare una triplice emergenza che, per usare le parole del presidente del XI municipio di Roma, Gianluca Lanzi, "è un disastro ambientale di dimensioni incalcolabili". 

L'incendio agli impianti di Malagrotta

Le fiamme sono scoppiate ieri alle 17.40 e secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco ha interessato "alcuni capannoni di trattamento dei rifiuti". In particolare, secondo informazioni diffuse nella serata e che non hanno avuto smentita, il rogo sarebbe partito dall'area in cui si trova il gassificatore mai entrato in funzione. Fiamme, queste, che inizialmente sembravano domabili e sotto controllo. Intorno alle 19 però il rogo si è propagato all'area della seconda linea del trattamento meccanico e biologico, coinvolgendo la cosiddetta vasca di contenimento dei rifiuti. Da quel momento in poi sull'area si è levata una nube di fumo altissima, un inquietante fungo, fotografato da chilometri di distanza. 

VIDEO | Incendio a Malagrotta, brucia il tmb privato che smaltisce i rifiuti di Roma

A terra, al lavoro, 10 squadre dei vigili del fuoco, con rinforzi anche da fuori provincia. Nella tarda serata di ieri il portavoce dei vigili del Fuoco, Luca Cari spiegava che "l'incendio è molto complicato da domare perché trattandosi di materiale combustibile anche abbassando le fiamme poi riprendono. Andrà avanti almeno per un giorno". "Siamo riusciti a circoscrivere le fiamme ai due capannoni (gassificatore e Tmb 2, ndr)", ha spiegato Cari. "Sono impiegati 60 uomini per dieci squadre dei vigili del Fuoco, ci sono anche mezzi aeroportuali arrivati da Fiumicino con una capacità estinguente notevole e squadre anche dalle province del Lazio".

Parlano i vigili del fuoco: "Situazione ancora lontana dalla risoluzione"

A chi gli chiedeva notizie sulle possibili cause Cari ha risposto dicendo che "al momento sono tutte possibili. Non è questo il momento di pensare alle cause, ora bisogna avere ragione dell'incendio. L'area interessata dall'incendio è molto vasta ed è notevole il materiale combustibile presente- ha aggiunto- L'Arpa sta monitorando la nube, qualunque fumo prodotto da una combustione non è da respirare. Le norme da seguire sono quelle solite, chiudere porte e finestre".

La nube e il timore diossina

I vigili del fuoco nella serata di ieri sono solo l'ultima istituzione ad aver lanciato l'appello a tenere chiuse le finestre. La nube infatti fa paura ed il rischio diossina non viene, come accade in questi casi, escluso.  Il Comune di Roma raccomanda, "a titolo precauzionale, alla popolazione presente nel raggio di un chilometro dalla zona dell'incendio di: non sostare nei pressi dell'area interessata dall'incendio; mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti; non utilizzare al momento i condizionatori d'aria". L'Arpa spiega che "nelle prossime 24/48 ore si avranno i primi riscontri a partire dalle centraline fisse", aggiungendo la raccomandazione di tenere chiuse le finestre. 

Il timore della nube ha spinto la regione Lazio a firmare un atto con cui si dispone la chiusura degli uffici della Pisana. La nube infatti si sposta verso Ovest, in direzione Fiumicino, tanto che nella serata di ieri il sindaco del comune aeroportuale, Esterino Montino, ha chiesto alla popolazione "di seguire molto attentamente le raccomandazioni già fatte dal Comune di Roma". Ieri sera, presente a Malagrotta, l'assessora ai rifiuti di Roma, Sabrina Alfonsi, spiegava che "stiamo andando verso un'ordinanza precauzionale rispetto alla salute pubblica dei cittadini che dovrebbe prevedere la chiusura delle scuole materne, i nidi e i centri estivi all'interno di un raggio che si sta determinando e il divieto di consumo e raccolta di alimenti nelle campagne qui vicino". L'ordinanza è arrivata in prima mattinata e dispone la chiusura di asili e centri estivi e vieta attività sportiva nel raggio di sei chilometri da Malagrotta. L'ORDINANZA

Le raccomandazioni del Comune di Roma "non sostare nei pressi dell'area interessata dall'incendio; mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti; non utilizzare al momento i condizionatori d'aria"

Il ciclo dei rifiuti di Roma nel caos

Malagrotta e gli impianti di Cerroni sono fondamentali per il ciclo dei rifiuti di Roma. Qui, nella cosiddetta "Città dell'ambiente", oltre alla discarica chiusa nell'ottobre 2013, sono presenti due linee di trattamento meccanico e biologico e un gassificatore, quest'ultimo mai entrato in funzione e in qualche modo abbandonato a se stesso. La seconda linea Tmb andata in fumo tratta 900 tonnellate al giorno. Una quantità impossibile da smistare, stante anche la carenza cronica e l'incendio del 2018 al Tmb Salario. Ad oggi Roma città conta solo sulla struttura di Rocca Cencia di proprietà di Ama. 

A segnare la gravità dell'accaduto il sindaco Roberto Gualtieri: "L’incendio del Tmb non è solo un grave incidente, ma costituisce un danno significativo per il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Roma, su cui avrà inevitabili conseguenze immediate", ha dichiarato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. "Siamo già al lavoro per ricollocare quanto prima le quantità trattate dall’impianto danneggiato e indirizzarle su altri impianti di trattamento e sui successivi sbocchi. Già domani mattina si riunirà la cabina di regia con Ama e gli operatori che hanno contratti in essere diretti e indiretti con l’azienda di Roma. Metteremo tutto il nostro impegno per affrontare questa grave emergenza. Ringrazio le squadre dei Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine, la polizia locale e i volontari della protezione civile per il loro prezioso lavoro", ha concluso il primo cittadino.

L'assessore della Regione Lazio al ciclo dei rifiuti, Massimiliano Valeriani, raggiungendo Malagrotta rassicurava dicendo che "la Regione Lazio sarà al fianco del Comune di Roma per individuare alternative per smaltire le quantità di rifiuti che non potranno essere collocate  nell’area di Malagrotta. Voglio esprimere un ringraziamento ai vigili del fuoco, alla protezione civile e alle forze dell’ordine per l’intervento che hanno messo immediatamente in campo". 


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