Cronaca

Lite tra coinquilini finisce nel sangue: colpito in faccia con una mannaia

Se la vittima si è salvata è stato grazie a un terzo coinquilino che è riuscito a bloccare l'uomo armato di mannaia

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

Una lite tra coinquilini è finita nel sangue a Roma, in un tentato omicidio. Una tragedia sfiorata, con un ragazzo di 25 anni di origini bengalesi che ha rischiato la vita dopo aver subito due colpi di mannaia in faccia, uno che lo ha centrato sopra l'occhio e l'altro alla testa. A evitare la sua morte un terzo abitante di quell'appartamento di via Mario Musco dove si sono verificati i fatti, consumati nella mattinata di mercoledì 8 marzo, intorno alle 9. 

L'allarme e le urla

Sul posto la polizia, la squadra della scientifica e il 118. A dare l'allarme sono stati alcuni condomini del palazzo che, sentite le urla, hanno chiamato il numero unico per le emergenze.

I soccorritori, arrivati sul posto in pochi minuti, hanno subito notato le gravi condizioni del venticinquenne, già in un lago di sangue. Immediata la corsa in ospedale. Il ragazzo è stato ricoverato in prognosi riservata e operato al viso. Nei prossimi giorni dovrà subire un nuovo intervento. Ne avrà per almeno trenta giorni. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita. 

Arrestato per tentato omicidio

A ricostruire quanto successo, invece, ci ha pensato la polizia. Stando a quanto emerso, la vittima stava litigando con un altro coinquilino, un connazionale di 28 anni. Le urla, forti, sono degenerate quando il ragazzo più grande ha preso una mannaia tenuta in casa per colpire il rivale due volte.

Solamente l'intervento di una terza persona ha evitato il peggio. I poliziotti hanno sequestrato la mannaia e arrestato il 28enne con l'accusa di tentato omicidio. La sua posizione è al vaglio dell'autorità giudiziaria.


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