Cronaca

Preso il maniaco degli ascensori: sette le vittime nei palazzi della Roma bene

Sette i casi di violenza e aggressione di cui dovrà rispondere l'uomo, un 43enne arrestato poi dai carabinieri

Immagine di repertorio

Palpeggiava ragazzine in ascensore e perseguitava donne in strada masturbandosi davanti a loro. A mettere le manette ai polsi al "maniaco degli ascensori" i Carabinieri della Compagnia Roma Parioli al termine di una indagine iniziata dai militari della Stazione dei CC Roma Eritrea. Il mostro è un 43enne romano ed è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere notificatagli lo scorso 4 di ottobre nella sua abitazione di Città Giardino, nel III Municipio Montesacro.

Sette i casi accertati dai carabinieri, il 16 febbraio ed il 23 giugno al Quartiere Trieste, il 22 luglio a piazza Bologna, il 4 agosto ancora nel quartiere Trieste, l'8 agosto al Quartiere Africano, il 23 agosto ancora nella zona del Nomentano - piazza Bologna ed infine il 25 agosto in zona piazza Re di Roma, precisamente nei pressi della fermata metro Lodi, a San Giovanni. 

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori l'uomo approcciava le vittime di turno (donne ed adolescenti) in strada molestandole prima verbalmente, con commenti volgari, e poi le seguiva fin dentro gli androni e gli ascensori e le costringeva a subire palpeggiamenti. 

L'uomo è un violentatore seriale: già in carcere per diversi precedenti dello stesso tipo, dopo neanche un mese che era uscito di galera (era il gennaio del 2019) ha subito ricominciato ad aggredire altre donne. A mettere i carabinieri sulle tracce dell'uomo il coraggio di una teen ager di 13 anni. In particolare l'adolescente venne presa di mira lo scorso mese di febbraio mentre rientrava in casa. 

Presa alla sprovvista dal maniaco la ragazza venne intrappolata nell'ascensore di casa sua e poi palpeggiata pesantemente al seno. Poi le urla della giovane vittima e la fuga del mostro. Sporta denuncia i militari hanno cominciato le indagini, anche monitorando i social network a caccia di altre possibili violenze sessuali.

Una intuizione giusta quella degli investigatori che lo scorso mese di luglio si imbatterono in un post denuncia reso pubblico, con uno pseudonimo, da una donna sul gruppo FB "Quelli di piazza Bologna", al fine di allertare gli abitanti del quartiere della presenza del maniaco. La donna racconta il suo incubo e viene contattata dai carabinieri a cui sporge poi regolare denuncia.

La vittima racconta infatti di essersi trovata alle spalle, mentre rientrava in casa, un uomo in auto che la guardava insistentemente mentre si masturbava nell'abitacolo della sua vettura, il "maniaco" quindi sarebbe sceso dall'auto ma non sarebbe riuscito a molestare la donna con la stessa riuscita ad entrare nel suo condominio.

La donna trova il coraggio di denunciare l'uomo con i Carabinieri che nel frattempo hanno già individuato il possibile maniaco. I militari mostrano alla donna delle foto segnaletiche con la stessa che riconosce senza esitazioni il 43enne poi arrestato. Comparazione fotografica confermata anche dalla 13enne violentata nel Quartiere Trieste. 

Gli investigatori, coordinati dalla Procura capitolina nella figura della dottoressa Monteleone, gli hanno quindi notificato l'ordinanza di custodia cautelare.Dato un nome ed un volto al "maniaco degli ascensori", gli investigatori stanno proseguendo gli accertamenti per comprendere se il 43enne possa essere lo stesso che ha molestato altre ragazzine, come accaduto lo scorso 3 settembre ad una 13enne palpeggiata pesantemente mentre rientrava nella sua casa a Prati. 
 


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