Cronaca

Spari all'Olimpico: manichino impiccato e scritte contro Daniele De Santis

"Ciro non faremo la festa finché di Gastone non avremo la testa", questa una delle frasi comparse nel Rione Sanità a Napoli. La famiglia del tifoso napoletano torna a chiedere giustizia

Le scritte contro Daniele De Santis comparse al Rione Sanità (foto Il Mattino)

Un manichino appeso per il collo con la maglietta dell'As Roma ed alcune lenzuole con scritte ingiuriose contro Daniele De Santis ed i tifosi della squadra capitolina. Questo quanto comparso questa mattina nel Rione Sanità, a Napoli. Ad meno di un mese dalla sparatoria avvenuta su viale di Tor di Quinto nella quale tre tifosi del Napoli sono stati attinti da altrettanti colpi di pistola, nel corso di alcuni tafferugli che hanno preceduto e segnato la finale di Coppa Italia tra i partenopei e la Fiorentina,  proseguono le tensioni tra le due tifoserie.

SCRITTE CONTRO DE SANTIS - Al centro delle scritte ingiuriose Daniele De Santis, ritenuto dagli inquirenti come colui che ha premuto il grilletto della Benelli, ritrovata poi nel cortile del Ciak Villagge, nel pomeriggio dello scorso 3 maggio. "Ciro non faremo la festa finché di Gastone non avremo la testa. Romano infame", si legge scritto in rosso su una delle lenzuola comparse nel quartiere napoletano. Ma anche ingiurie contro Francesco Totti e la moglie Ilary Blasi, ed anche "Gastone sarà il giorno più bello della tua vita. M...." con delle frecce rosse ad indicare il manichino impiccato. Oltre ad altri due cartelli con scritto "Speziale libero", oltre allo slogan "Ciro non mollare".

TENSIONI TRA TIFOSERIE  - Delle tensioni che hanno riportato in auge la delicata situazione che si è venuta a creare tra parte delle tifoserie di Roma e Napoli, già manifestata anche su facebook con una pagina di insulti all'ex ultras della Roma "Daniele De Santis infame". Nel frattempo risultano stazionarie le condizioni cliniche di Ciro Esposito con lo zio del 30enne partenopeo che invita a debellera forme di vendetta ed intolleranza tra tifosi.

LO ZIO DI CIRO - "La famiglia chiede di evitare violenza. Deve essere fatta giustizia, ma nel rispetto della legge". Le dichiarazioni rilasciate in esclusiva al Velino da Vincenzo Esposito, zio di Ciro, ancora ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma. "Purtroppo c'e' stato un peggioramento della situazione clinica di mio nipote - ha spiegato ancora lo zio sulle pagine del Velino - al momento resta stazionario. Anche e soprattutto per questo chiediamo di rispettare ciò che stiamo vivendo. Il colpevole deve andare in galera, per il resto invitiamo tutti ad evitare qualsiasi violenza".


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