Cronaca

Garbatella, sputi e insulti contro operatrice Atac: "Aggredita perché ero in divisa"

"Non ti meno solo perché sei donna". Vittima Valeria che racconta i fatti a RomaToday: "Ho avuto paura"

Immagine di repertorio

Prima gli insulti, poi gli sputi in faccia e quindi il lancio di un bastone. Succede a Garbatella dove domenica 6 maggio, alle 18:30, una dipendente Atac è stata aggredita da un uomo. A raccontare i fatti a RomaToday è Valeria Pireddu, 35 anni, operatrice di stazione. Dopo aver finito il suo turno di lavoro la donna è salita sull’autobus 716 per tornare a casa. Era in divisa. "Ero con le cuffie, un uomo si è avvicinato e mi ha chiesto se ero di Atac, ho risposto affermativamente. Poi ha gesticolato ma non gli ho dato peso".

Anche perché si trattava di una persona "normale", secondo Valeria: "Avrà avuto 35/40 anni, romano, con gli occhi azzurri. Ha anche chiesto ad un anziano se voleva sedersi al suo posto". Qualcosa però non andava. A quell'insospettabile l'operatrice Atac proprio non va a genio. Per usare un eufemismo.

Valeria scende, l'uomo la segue. Fa pochi passi e le si piazza davanti. Lei si toglie le cuffie, lui la insulta e le sputa in faccia. Colpendola. Lei non si capacita. Lui, non pago, continua con gli insulti e poi un secondo sputo. Ancora a segno. A quel punto Valeria, spaventata urla, chiede aiuto ad un signore del quartiere: "Vivo alla Garbatella da 15 anni, era un volto conosciuto ma non mi ha aiutata".

"Non ti meno solo perché sei donna", dice lui. Il clima si fa teso, l'operatrice Atac si allontana e l'aggressore prende da terra un bastone e lo lancia verso la 35enne che con il braccio schiva il colpo e corre a casa sotto choc. "Non ero io il suo obiettivo. Non insultava me, ma la divisa che porto. Ero una operatrice Atac in quel momento, l'obiettivo era colpire ciò che rappresento".

La donna, di origini sarde e da 15 anni a Roma, non ha mai subito aggressioni simili ma racconta della paura quotidiana dei suoi colleghi: "Ogni giorno è una battaglia, non sai mai cosa ti possa capire. Io lavoro in un gabbiotto in stazione ma so di autisti e verificatori aggrediti diverse volte". 

"Quando finisco di lavorare mi metto subito un giacchetto o una sciarpa per coprire la divisa. Ieri non l'ho fatto e sono stata aggredita", dice Valeria che poi aggiunge: "Ho denunciato i fatti alle forze dell’ordine. Sicuramente quell'uomo non è del quartiere. Non l'avevo mai visto". Sulla vicenda anche la leader del movimento sindacale CambiaMenti Micaela Quintavalle: "Troppo articoli di giornale inadeguati e una disinformazione generale genera odio verso lavoratori onesti".

Nel frattempo continuano le ggressioni nel 2018. L'ultima, in ordine di tempo, sul bus 558 in viale di Torre Maura poi  quella sul 723 a Laurentina. Prima ancora a Termini, dove un uomo armato di forbici ha minacciato conducente e passanti, poi ancora il pestaggio subito dal conducente del tram 8 colpito con bottigliate e calci da un giovane a piazza Venezia.

In quell'occasione il dipendente Atac riportò la frattura dello zigomo, mentre il giovane violento fu preso e condannato all'obbligo di firma, quotidiano, presso la caserma dei Carabinieri di Tor Pignattara.


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