Cronaca

Preso a pugni in strada senza motivo: paura per Alessandro Pedersoli, nipote di Bud Spencer

Il fatto è avvenuto a novembre sul lungotevere delle Armi. La vittima, imprenditore del settore alimentare, ha perso tre denti ed è stato operato al pavimento oculare per danni a zigomo e naso. Arrestato l'aggressore

Una banale lite stradale si è trasformata in pestaggio e ora l'aggressore è finito in manette. A fermarlo, dopo cinque mesi di indagini, gli agenti della polizia di Stato coordinati dalla Procura di Roma. In manette un ragazzo di 21 anni, residente a Pomezia. Vittima Alessandro Pedersoli, nipote di Bud Spencer. 

Lite stradale a Prati

I fatti si sono svolti a inizio novembre, nel quartiere Prati. Siamo tra piazza delle Cinque Giornate e piazza Monte Grappa, sul Lungotevere delle Armi. E' notte e ci sono poche auto in giro. Una di queste, presa a noleggio, ne affianca un'altra e a quanto si apprende, iniziano insulti e provocazioni rivolti al guidatore. I motivi non sono chiari, viene classificata come una lite ma non si sa se ci siano stati sorpassi, strade tagliate, o altro. 

Pestato Alessandro Pedersoli

Sta di fatto che, ad un certo punto, dall'auto a noleggio, una Smart, scende un ragazzo che fronteggia l'altro guidatore, prendendolo violentemente a pugni. La vittima è Alessandro Pedersoli, imprenditore nel settore alimentare e nipote dell'attore Bud Spencer. Viene colpito al volto più volte, mentre si trova ancora seduto nella sua vettura, causandogli la rottura di tre denti e una frattura al pavimento oculare. Dopodiché l'aggressore risale in macchina e scappa. Il ricovero in ospedale della vittima ha comportato un intervento chirurgico. Da quel momento sono scattate le indagini per rintracciare l'autore del pestaggio.

L'arresto

Grazie al coordinamento tra il distretto di Ostia e i carabinieri di Pomezia, la prima svolta è quella in cui si scopre che l'auto dell'aggressore era a noleggio. Vengono effettuati dei riscontri ed ecco che spunta fuori il nome del presunto aggressore, il 21enne di Pomezia. Il giudice ha accordato la misura in carcere, eseguita dagli agenti del commissariato di Prati. 


Si parla di