Cronaca

Studente minaccia compagno di scuola con una pistola giocattolo, il preside: "Giustizia farà il suo corso"

Il dirigente dell'Armellini: "Episodio avvenuto fuori dall'istituto"

Largo Beato Placido Riccardi (foto google)

Ha utilizzato una pistola giocattolo ed ha minacciato un suo compagno di classe fuori all'istituto superiore in zona San Paolo che frequentano entrambi. L'episodio è avvenuto lo scorso 3 ottobre all'Armellini di Roma ma è stato reso pubblico solamente oggi ed ha come protagonisti due alunni minorenni. A spiegare l'accaduto all'Agenzia Dire il dirigente scolastico Francesco Celentano.

"È successo tutto fuori dalla scuola - spiega il preside all'agenzia stampa - dopo essere venuti a conoscenza del fatto, abbiamo contattato la madre del giovane responsabile del gesto. Dal momento che non possiamo perquisire gli zaini dei nostri alunni, la donna è venuta in nostro aiuto e ha chiamato la polizia, che ha trovato un'arma giocattolo nello zaino del ragazzo. Da lì è partita la denuncia della vittima: lo studente è andato in questura e ha fatto i nomi del compagno che lo avrebbe minacciato e dei suoi spalleggiatori". 

"Ora la giustizia farà il suo corso - sottolinea il preside - mentre la scuola ha già attivato tutte le tappe previste dal sistema disciplinare, secondo il regolamento di istituto. Abbiamo anche avviato un lavoro certosino per affrontare il problema alla radice e improntare in maniera diversa l'educazione alla cura - ha aggiunto il preside -. Per questo ho deciso di riunire insieme tutto il consiglio di classe".

Secondo quanto ricostruito la vittima sarebbe stata presa di mira da diversi adolescenti, per giorni. Sette giorni fa il gruppo di bulli lo avrebbe offeso, poi il ragazzino sarebbe stato colpito con degli schiaffi dietro la testa e infine minacciato con una pistola da soft air, di quelle a piombini. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Colombo. I poliziotti, una volta identificato il 14enne, dopo avergli trovato la pistola addosso, lo hanno portato in commissariato. Ora la sua posizione è al vaglio. Le indagini vanno avanti.
 


Si parla di