Cronaca

Prostituta costretta dalle "colleghe" a pagare per stare in strada

In Via Collatina, 3 prostitute nigeriane chiedevano il "pizzo" per occupare i posti in strada. Dopo minacce e violenze, finalmente denunciate. I carabinieri indagano: forse altre vittime

Continuano le indagini dei Carabinieri di Roma Tor Vergata sulle prostitute nigeriane arrestate la scorsa settimana e responsabili di rapina aggravata, estorsione e lesioni personali in concorso nei confronti di una ragazza 32enne originaria della Sierra Leone. La donna, anche lei in strada, era stata costretta sin dalla fine dello scorso anno, a versare continue somme di denaro per poter "occupare" un posto sulla Via Collatina, per un totale di circa 3.000 euro che le era anche possibile versare giornalmente alle sue "colleghe" in rate da 50 euro.

La vittima, che si era opposta alle continue vessazioni, è stata così oggetto di pestaggi, violenze e vere e proprie rapine da parte delle tre indagate che però sono state finalmente denunciate dalla spaventata donna. Ora i Carabinieri stanno cercando di ricostruire tutti gli episodi e soprattutto verificare se le tre indagate avessero preso di mira anche altre ragazze, sottoponendo sempre lo stesso tipo di ricatto e violenze. Nel frattempo, le donne sono state messe a disposizione dell'autorità giudiziaria: due restano in carcere, mentre la terza è stata posta agli arresti domiciliari dal Gip del Tribuna di Roma. 


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