Cronaca

Appiccano rogo al campo di Castel Romano: arrestati con il Decreto Terra dei Fuochi

I due giovani incendiari sono stati immortalati dai militari in un video. In manette con l'accusa di "combustione illecita di rifiuti in concorso"

Un frame del video che ha incastrato i due giovani incendiari di Castel Romano

Hanno applicato nei loro confronti il Decreto Terra dei Fuochi arrestandoli con l'accusa di "combustione illecita di rifiuti in concorso". A cogliere in flagranza di reato due incendiari dei cossiddeti roghi tossici al campo rom di Castel Romano i carabinieri della stazione di Tor de' Cenci, che hanno immortalato in un video i due giovani subito dopo aver dato fuoco a riifuti e cavi elettrici. In manette sono finiti due rom di 27 e 29 anni, entrambi di origini bosniache, 'pizzicati' dai militari mentre appiccavano un incendio nel campo posto al km 24,400 della via Pontina.

INCENDIARI DISTRATTI - In particolare i due giovani finiti in manette non hanno fatto caso alla presenza dei militari diretti dal capitano della Compagnia di Pomezia Marco Spaziani, venendo ripresi mentre i carabinieri erano impegnati in alcuni controlli nell'area del campo rom. In particolare le forze dell'ordine, oltre ad effettuare i soliti controlli entrando nell'area per verificare le persone sottoposte agli arresti domiciliari, hanno intensificato l'azione tesa a mettere fine al problema dei roghi tossici, con un incremento nelle ultime settimane soprattutto nell'area della via Pontina. Dei fuochi talmente all'ordine del giorno che i due incendiari, probabilmente avezzi a simili gesti, li hanno appiccati senza far caso alla presenza a due passi da loro dei carabinieri. 

CAVI ELETTRICI IN FIAMME - I due sono infatti stati sorpresi mentre appiccavano fuoco a rifiuti solidi urbani, indebitamente abbandonati lungo la recinzione perimetrale del campo nomadi, nonché ad alcuni cavi elettrici, con l’intento di estrarne il rame contenuto. Un incendio che i militari non hanno potuto evitare, con le fiamme che hanno poi interessato un’area di 30 metri quadrati. Per spegnerlo è stato necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Pomezia.

RITO DIRETTISSIMO - Gli arrestati sono stati  trattenuti in camera di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo sulla base del "Decreto Terra dei Fuochi e Ilva". Un decreto legislativo costituito da 9 punti che, tra le altre cose istituisce il reato di combustione illecita dei rifiuti. Inoltre prevede la mappatura dei terreni inquinati, fondi per lo screening sanitario gratuito per i residenti delle aree in questione oltre che la possibilità dell'invio dell'esercito per il presidio del territorio. 

DECRETO TERRA DEI FUOCHI - "Il provvedimento – si legge in un comunicato del Ministero dell'Ambiente - contempla risorse per le bonifiche, lo screening sanitario, la mappatura dei suoli,  la repressione delle opere di devastazione. Si tratta di un insieme di strumenti a sostegno dei cittadini e delle imprese agricole che hanno subìto gravi danni".


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