Scandalo Zaccai, la verità del consigliere: “Mi hanno incastrato”
Il consigliere provinciale Pdl, al centro dello scandalo per il festino a base di trans e droga, ha raccontato la sua verità al settimanale Oggi. Zaccai ribadisce di essere stato adescato
Nell'articolo pubblicato sul settimanale Oggi il 15 settembre Zaccai racconta minuto per minuto quella serata. Il consigliere spiega che dopo aver litigato con la moglie si era recato a prendere un caffè in un bar dell'Eur con un amico. "Il mio amico - afferma Zaccai nel memoriale- non voleva fare tardi e ha preferito tornare a casa dalla moglie. Io sono rimasto con loro, siamo stati un po' in giro, fino a quando mi hanno proposto di continuare la serata in casa di amici. Li ho seguiti con la mia macchina e siamo arrivati in quell'appartamento".
Ad un certo punto della serata, continua il consigliere "uno dei due ha proposto di far arrivare due sue amiche, si è allontanato per fare qualche telefonata ed è uscito per andarle a prendere. Io sono rimasto in casa con l'altro e quando il secondo è tornato, si è presentato con due trans".
A quel punto il consigliere racconta di essersi accorto che le cose stavano prendendo una brutta piega e di aver fatto alcune telefonate per cercare aiuto. La trans Morgana invece aveva raccontato di aver salvato Zaccai mentre stava tentando di buttarsi dal balcone.
Poco dopo il consigliere racconta di essere stato picchiato e di aver urlato proprio per chiedere aiuto ai vicini. Sarebbe dunque questa la verità su quello che è stato definito "il comizio delirante". Pier Paolo Zaccai già lo scorso luglio aveva raccontato la sua verità in un video su You Tube. Lo scorso 6 settembre Zaccai è tornato al suo incarico in Provincia.