Cronaca

Delitto Gazometro, tre condanne a 8 anni di carcere

La corte d'Assise di Roma ha emesso tre condanne a 8 anni di carcere e una a 3 anni e 4 mesi per il delitto di Gianfranco Bonavita. I giudici hanno anche confermato altri due arresti

Tre condanne a 8 anni di reclusione e una a 3 anni e 4 mesi di carcere. E' quanto è stato deciso dalla prima Corte d'Assise d'appello di Roma,  presieduta da Mario Lucio D'Andria, in merito alla morte di Gianfranco Bonavita, accoltellato durante una rissa scoppiata all'alba del 29 marzo 2009 nei pressi di via del Gazometro a Roma. La sentenza è stata emessa dopo due ore e mezzo di camera di consiglio. I giudici hanno condannato a 8 anni di carcere Alessandro Fasciani (in primo grado condannato a 9 anni e 4 mesi), Alessio Patacchiola e Manuel Mero (in primo grado condannati a 3 anni e 4 mesi ciascuno), confermando inoltre le pene a cinque anni di carcere ed a tre anni e quattro mesi inflitte dal gup di Roma Maria Teresa Covatta il 16 dicembre dello scorso anno rispettivamente a Vincenzo Pacchiarotti e Santo Carlo Cesare.

Tutti erano sotto processo perché accusati di aver preso parte alla rissa (scaturita da uno "sguardo di troppo" nei confronti di una ragazza) nel corso della quale morì Bonavita, e nella quale tre persone (tra le quali gli stessi Pacchiarotti e Cesare) rimasero ferite. Fasciani, Patacchiola e Mero erano sotto processo anche per le accuse omicidio e tentato omicidio perché, secondo l'accusa, accoltellarono a morte Bonavita e attentarono alla vita di Pacchiarotti, di Cesare e di una terza persona. A Patacchiola e Mero, i giudici d'appello hanno concesso le attenuanti generiche e quella dell'aver agito in stato d'ira; a Fasciani l'attenuante di aver riparato il danno, prima del giudizio, in relazione ai tentati omicidi loro contestati. (Fonte Ansa)


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