Cronaca

Fuga da film a bordo della Jeep, poi gli spari contro la polizia

Quattro le persone ricercate. L’inseguimento cominciato a Tor Bella Monaca si è concluso nella zona di Torre Angela

Diversi chilometri di fuga, poi gli spari contro la polizia. Far West nella periferia est della Capitale dove quattro persone sono attivamente ricercate dopo aver dato vita ad un lungo inseguimento ed aver esploso dei colpi di pistola contro gli agenti.

I fatti hanno cominciato a prendere corpo intorno alle 21:30 del 10 marzo quando una Jeep con a bordo quattro uomini non si è fermata all’alt di una Volante della Polizia in servizio di controllo in via dell’Archeologia, a Tor Bella Monaca. 

Il fuoristrada parte a tutta velocità per le strade del popoloso quartiere percorre diversi chilometri ed arriva sino alla zona di Torre Angela. 

Un inseguimento a tutta velocità con il conducente della Jeep che si lancia anche fuoristrada passando per campi ed aree verdi. Tallonati dalla ‘pantera’ i fuggitivi proseguono la corsa ma dopo una ulteriore manovra azzardata sia la Jeep che la Volante rimangono in panne in via del Torraccio di Torrenova. 

Proprio in questi momenti avviene la sparatoria, con una delle quattro persone che si trovavano nel fuoristrada che esplode dei colpi di pistola contro i poliziotti che nel frattempo stavano scendendo dall’auto della polizia, al fine di guadagnarsi la fuga a piedi. 

Riusciti a dileguarsi a piedi i quattro sono attivamente ricercati dalla polizia. Accertamenti da parte degli investigatori sulla Jeep usata per la fuga, a caccia di elementi utili a risalire ai ricercati. 

Poteva finire in tragedia l’inseguimento degno di un film avvenuto a Tor Bella Monaca, con criminali che dall’auto su cui sono fuggiti a un posto di blocco hanno sparato colpi di pistola, alcuni dei quali hanno raggiunto la volante che li inseguiva. Sappiamo perfettamente che in circostanze straordinarie la criminalità incalza, tentando di approfittare delle situazioni di emergenza come certamente è questa legata al Covid 19. Si tenta di approfittare di presunte falle e della presunta debolezza di un sistema sotto sforzo. Ma gli operatori della sicurezza restano al loro posto, fronteggiando servizi e attività che si moltiplicano, perché quelli connessi al contenimento della diffusione dei virus ed a tutte le circostanze ad esso collegate, si sommano appunto al controllo del territorio che deve essere più stringente, più capillare, più saldo che mai. E anzi avrebbero bisogno di strumenti eccezionali, anche sul piano normativo oltre che operativo, per lavorare in circostanze così difficili”. 

A parlare è Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato. “Massima solidarietà verso i colleghi che hanno rischiato la vita – conclude Mazzetti -, come accade a tutti gli altri ogni giorno. Donne e uomini che meritano un particolare ringraziamento perché in questi momenti, soprattutto, emerge il reale valore del loro spirito di servizio e del loro senso del dovere, troppo dato per scontato da una politica che si accorge sempre in ritardo quanto ci sia bisogno di loro perché il paese resti in piedi”.


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