Cronaca

Spuntano i Tevere Rangers: la missione è proteggere il fiume

Renata Polverini ha presentato il progetto che vedrà 40 Tevere Rangers impegnati nella salvaguardia del fiume. La funzione dei volontari sarà quella di segnalare alle autorità degrado e abusivismo

Stamattina Renata Polverini insieme all'assessore alla sicurezza Giuseppe Cangemi ha presentato al Canottieri Lazio il progetto che prevede la nascita di 40 Tevere Rangers. Si tratta di 28 uomini e 12 donne che per un anno, grazie a un piccolo catamarano e a due biciclette, monitoreranno il tratto di fiume navigabile da Ponte Milvio all'Isola Tiberina.

L'iniziativa, finanziata dalla Regione con 20 mila euro, è stata promossa dai circoli fiumaroli Canottieri Roma, il Tevere Remo, il Canottieri Aniene e il Todaro oltre alle federazioni sportive della canoa. Come ha spiegato la Polverini l'obiettivo del progetto è quello di salvaguardare il fiume: "Negli ultimi anni il fiume è stato trascurato: questo è un segnale concreto per dargli risalto nella vita della città che a differenza di altre capitali non riesce a trovare spesso un rapporto con il suo fiume. Quella di oggi è un esempio positivo di fusione tra istituzioni e società civile, in questo caso 40 esperti canottieri dei circoli che si prenderanno cura del Tevere, un modo anche per migliorare l'immagine di Roma all'estero e in vista delle Olimpiadi".

La governatrice, indossata la giacca a vento blu e il berretto dei Ranger, dopo aver fatto un giro nel catamarano ha commentato: "il Tevere è sempre meraviglioso ma, ho visto molte baracche e soprattutto molto sporco. Attraverso l'attività dei Ranger saremo in grado di renderlo migliore". Infatti il lavoro dei Rangers sarà proprio quello di segnalare alle autorità degrado o abusivismo.

Il progetto presentato dalla governatrice ha pienamente soddisfatto il presidente del circolo Canottieri Lazio, Alfonso Rossi, che ha parlato di "promessa mantenuta". Per il presidente dell'Osservatorio, Rosario Vitarelli, si tratta di "un bell'esempio di sicurezza partecipata". Mentre per Cangemi "questo è un progetto serio che testimonia il nostro impegno a 360 gradi sulla sicurezza grazie al coinvolgimento dei circoli storici".  
 


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