givano nel centro nord, soprattutto tra Roma, Milano e Genova. Truffavano persone anziane con un metodo messo a punto nei minimi dettagli che aveva fruttato loro oltre 200.000 euro. Per questo motivo sono finite in manette  4 persone tutte residenti tra Roma e provincia .

In carcere sono finite con l'accusa è di associazione a delinquere finalizzata alle truffe agli anziani sono finiti Teresa Amante, 45 anni, originaria di Messina e residente ad Anzio (Roma), Bruno Basile, 44, nato a Istrana (Treviso) e residente a Anzio; Cristina Bernardi, 44, nata a Roma e residente a Nettuno (Roma), impiegata presso una ditta farmaceutica; e Giampiero Sciré, 47, nato a Grenoble (Francia) e residente a Roma, dipendente comunale.

Nonostante solo due di loro lavorassero, riuscivano a permettersi vacanze a Saint Moritz, auto di lusso, ville sfarzose e shopping in boutiques di classe. A dare la misura basti pensare però che con nove truffe, tra settembre e febbraio, avevano intascato più di 200mila euro.

La tecnica messa a punto era mirata a prosciugare i risparmi delle vittime, tutte donne, quasi sempre over 80, in qualche caso con deficit fisici o mentali. Lo stratagemma utilizzato era quello di una grossa donazione in denaro a vantaggio di un fantomatico "dottore" che si scopriva essere morto. La vittima veniva allora coinvolta nel lascito come una dei destinatari, ma anche come una garante di un deposito contante presso un sedicente notaio. Una volta che l'anziana aveva prelevato il denaro consegnandolo nelle mani di una delle due truffatrici queste la 'scaricavano' con una scusa facendo perdere le proprie tracce.