Sociale

Meglio le bombe che l’accoglienza italiana. I profughi ucraini che tornano in patria

Mesi per ottenere la protezione temporanea, sussidio da 300 euro a rilento, nessun sostegno ai privati che li hanno accolti dall'inizio della guerra. Così alcuni rifugiati scelgono di tornare in Ucraina

Una bandiera ucraina si incrocia con quella italiana sul muro di un’aula di una parrocchia di Roma nord. Un’insegnante lo chiede a gran voce: “Alzi la mano chi ha ricevuto il sussidio”, il contributo di sostentamento previsto dal governo per i profughi ucraini con autonoma sistemazione. Nella sala siedono almeno un centinaio...


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