Multiservizi, partiti 163 licenziamenti individuali
La società pubblica ha avviato le procedure di licenziamento collettivo attraverso una nota ufficiale inviata alla Regione e alle Organizzazioni Sindacali. Avviata la mobilità, prima tappa verso il licenziamento
Ben 163 dipendenti della Roma Multiservizi SpA stanno ricevendo in queste ore i telegrammi di licenziamento a far data dal 1° ottobre 2010. La società pubblica ha infatti avviato le procedure di licenziamento collettivo attraverso una nota ufficiale inviata alla Regione e alle Organizzazioni Sindacali.
La procedura arriva dopo che nel luglio giunta e Sindaco hanno deciso di non avvalersi più della Roma Multiservizi per la manutenzione del verde urbano, affidando direttamente all'AMA una parte delle attuali commesse e per le altre ha previsto bandi di gara.
"In questo modo si alimenta - conclude il Presidente Catarci - l'eterna precarietà del personale e, contemporaneamente, si peggiora la qualità di aree verdi, parchi e giardini scolastici".
Nei giorni scorsi il Coordinamento delle Cooperative Sociali aveva "appreso con sorpresa la notizia del mancato riassorbimento dei lavoratori della Roma Multiservizi da parte di AMA SpA così come previsto dagli accordi dell'ultimo mese sottoscritti anche dall'Assessore Fabio De Lillo e dall'A.D. di AMA Dott. FrancoPanzironi, che prevedevano l'affidamento diretto dei lavori ad AMA da parte del Servizio Giardini el'impegno di AMA all'assunzione dei lavoratori della Roma Multiservizi precedentemente occupati negli stessi lavori. Siamo ancor più sconcertati perché apprendiamo che AMA sta ricorrendo a forza lavoro assunta da agenzie di lavoro interinale. Non vorremmo che la precarizzazione del rapporto lavorativo fosse prodromo di indebiti vantaggi competitivi (leggasi assunzione con benefici di lavoratori in mobilità) perché ciò si tradurrebbe in un danno alla collettività tutta attraverso il danno erariale procurato. Contrariamente alla famosa massima andreottiana "pensa al peggio ed indovini" noi siamo fiduciosi nel buon esito della vertenza lavorativa in corso".