Economia

Villa Giuseppina, Cgil contestata dai lavoratori in assemblea permanente

I lavoratori iscritti al SICEL in assemblea permanente contestano la CGIL che ha firmato l'accordo con la struttura sanitaria per esternalizzare i servizi tramite la cessione di ramo d'azienda.

La CGIL Sanità Privata aveva indetto una assemblea a Villa Giuseppina per spiegare i motivi dell'accordo firmato tra il Sindacato della Camusso e la struttura sanitaria per permettere l'esternalizzazione dei servizi a mezzo della cessione di ramo d'azienda e di conseguenza permettere l'assorbimento di una parte dei lavoratori della struttura da parte della società che prenderà l'appalto del servizio giardini. Ma l'arrivo della rappresentante della CGIL, accompagnata da un collega e da i due rappresentanti interni, è stato accolto da una trentina di persone, lavoratori iscritti al SICEL (Sindacato Italiano) dai sindacalisti della SICEL e da parenti dei lavoratori con fischi e cori di protesta. I Lavoratori SICEL sono da quasi dieci giorni in assemblea permanente per protestare contro l'accordo tra CGIL e Villa Giuseppina in quanto ritengono che l'esternalizzazione dei servizi sia solo l'anticamera del licenziamento e la loro teoria è avvalorata anche dal fatto che l'accordo è stato fatto senza avvisare il SICEL (sindacato maggiormente rappresentativo nella struttura), ne i lavoratori, addirittura è stato siglato in un locale lontano da Villa Giuseppina. Inoltre in Villa Giuseppina esiste già un precedente di alcuni anni fa, quando furono esternalizzazati alcuni servizi e quindi alcuni lavoratori che successivamente furono licenziati per esubero del personale. L'assemblea della CGIL è durata solo pochi minuti, il tempo di leggere l'accordo firmato, senza che nessuno fosse presente, di fatti alla assemblea erano presenti i due rappresentanti interni e nessun altro lavoratore. All'uscita i sindacalisti CGIL sono stati salutati con altri fischi e slogan di protesta, molti dei quali indirizzati al rappresentante interno colpevole di aver condannato i propri colleghi senza nessuno scrupolo. Tra le voci dei protestanti, sicuramente quella che ha colpito maggiormente è stata la voce del figlio sedicenne di un lavoratore che con le lacrime agli occhi ha ripetutamente gridato all'indirizzo dei sindacalisti :"Vigliacchi! Avete venduto mio padre... se rimarrà senza lavoro chi penserà a noi? Vergognatevi! Venduti!!!". Oltre ai lavoratori erano presenti i Sindacalisti SICEL che hanno dichiarato, tramite il Segretario Nazionale Sanità Andrea Paliani:" E' una presa in giro quest'assemblea indetta dalla CGIL, ci fa pensare che sia stata concordata dall'azienda per far spiegare dalla responsabile CGIL l'accordo firmato con l'intento di placare la protesta dei nostri iscritti, ma non hanno previsto che questa farsa avrebbe peggiorato la situazione perchè prima i lavoratori si sentivano solo traditi e svenduti, ora si sentono anche presi in giro e la rabbia è aumentata. Loro sono iscritti SICEL e ricevono notizie da noi, non dal sindacato che li ha venduti. E ancora più vergognoso l'atteggiamento della CGIL che così diventa definitivamente un Sindacato giallo al servizio di chi comanda. In questo episodio non ha difeso gli interessi dei lavoratori, ma quelli dell'azienda e lo ha fatto solo per aggraziarsi il CDA di Villa Giuseppina per chissà quali interessi. Allìassemblea della CGIL non ha partecipato nessuno, alla nostra permanente i lavoratori proseguono ad essere presenti anche di sabato e domenica e in settimana alzeremo i toni della protesta. Il nostro ufficio legale ha già presentato le dovute querele per attività anti-sindacale e noi proseguiremo con le azioni all'interno e all'esterno di Villa Giuseppina. Ci fermeremo solo quando il CDA della struttura si siederà a tavolo con noi per bloccare l'esternalizzazione, altrimenti non abbiamo intenzione di abbandonare la struttura. Fin ora hanno sempre trattato con sindacati accomodanti che mettono davanti a tutto gli interessi della loro cassa o che devono rispondere a padrini politici. Noi invece non abbiamo appartenenze politiche da assecondare, siamo un sindacato rivoluzionario e faremo capire al CDA e alla CGIL cosa vuol dire non assecondare i capi o i politici ma rispondere del proprio operato solo ed esclusivamente alla propria coscienza e sopratutto ai lavoratori. Questo è il SICEL e la lotta continua!"


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