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Aliano '35 al Teatro Furio Camillo

Cristo si è fermato a Eboli è un libro fondamentale della letteratura italiana del Novecento. Scritto nel '44 nel chiuso di una stanza in una Firenze stretta nella morsa tra i Tedeschi in ritirata e gli Alleati, uscito nel '45, si distingue dai testi a lui contemporanei (per lo più letteratura della Resistenza o scritti sulla guerra) per l’ambientazione meridionale, lontana, quasi esotica.

Aliano '35 al Teatro Furio Camillo

È la storia autobiografica di Carlo Levi, confinato per motivi politici nel profondo sud. Intellettuale, artista, medico, Levi si ritrova isolato in una terra fuori dal tempo, distante da tutto ciò che egli, cittadino e settentrionale, ha conosciuto e frequentato. Quel che ne nasce è il confronto tra due civiltà che, guardandosi con curiosità e umanità, riescono a dialogare e a interagire, fino a creare un rapporto di stima e affetto reciproci.

In “Aliano ‘35” ci si ritrova nello studio romano di Carlo Levi, tra cavalletti e quadri, fogli e pennelli. Siamo all’antivigilia di Natale del 1974, giorno in cui Levi entrerà in coma per poi morire il 4 gennaio.

Lo spettacolo tratto da Cristo si è fermato a Eboli

È in questo limbo tra la vita e la morte che allo scrittore appaiono i vari personaggi da lui incontrati ad Aliano quarant’anni prima. Ecco Mario, il becchino-banditore-incantatore di lupi, ecco il podestà Magalone, i contadini, e Giulia, la donna di servizio, la strega.

Come fantasmi del passato, essi appaiono, scompaiono, dialogano con Levi e gli fanno tornare alla memoria episodi e situazioni del suo anno da confinato, il '35. Lo rimproverano di essersene andato, di non essere tornato. E così, loro che sono ormai morti, ne sono venuti a reclamare la presenza, sono venuti a chiamarlo, per farlo restare con loro, stavolta per sempre.

Aliano '35 al Teatro Furio Camillo
23 febbraio 2018 ore 21.00
Teatro Furio Camillo
via Camilla 44
Informazioni e prenotazioni: 0697616026


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