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"All’alba perderò", le gesta dei fuoriclasse della sconfitta

Sabato 9 luglio, alle ore 21, di Muzzi & Vicari con Andrea Muzzi presentano "All’alba perderò", le gesta dei fuoriclasse della sconfitta.

Cosa ha spinto il pugile Eric Crumble a salire sul ring 31 volte e a subire 31 ko di fila? E perché il samoano Trevor Misapeka, 130 kg di pesantezza, ha accettato di correre contro la sua volontà (e la sua stazza) i 100 m alle Olimpiadi del 2001? E perché Giancarlo Alessandrelli, portiere di riserva della Juventus negli anni ‘70, dopo 5 anni di “onorata” panchina, scende finalmente in campo e in soli 20 minuti riesce a prendere 3 gol?

Raccontando una comicissima serie di “perdenti illustri”, di fuoriclasse della sconfitta, di uomini che hanno perso ma lo hanno fatto in un modo unico, spettacolare, lo spettacolo affronta con ironia e leggerezza l’ultimo tabù della nostra società: il fallimento. Considerato come un semplice fatto negativo, il “perdere” è in realtà la chiave per affrontare le sfide e preparare le vittorie del proprio futuro. Insomma, non perdiamo l’occasione di capitalizzare una bella sconfitta!

Portando l’esempio paradossale dei tanti che sono entrati nel “Guinness dei falliti”, lo spettacolo è un esilarante inno alla vita, a coloro che non hanno smesso mai di “provarci”, a quelli che non si sono mai arresi. Perché il segreto della vittoria è in primis accettare la propria paura di perdere e saperla gestire. Quindi, forse, molto meglio avere in camera il poster del coraggioso portiere Alessandrelli, piuttosto che quello di qualche viziata star, narcotizzata dagli sponsor e dai miliardi, che scende in campo svogliata e senza passione.
 


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