Eventi

Amara: un intreccio di vite, di sogni, di speranze e rassegnazione come in un film di Pasolini

In scena da mercoledì 20 a sabato 23 aprile ore 21 a domenica 24 aprile ore 18, Amara, un intreccio di vite, di sogni, di speranze e rassegnazione, donne e uomini che lottano per non affogare nella meschinità̀ del proprio destino. Come in un film di Pasolini.

‘’Amara’’ Connessione tra passato e presente, riporta in superficie uno spaccato storico relativo ad un’aerea geografica ben precisa, quella romana, trascinando però con sé il chiaroscuro di una realtà comune a buona parte dell’Italia del dopo guerra. Emergono più che mai le vite al limite di chi ha perso tutto, di chi senza lavoro né diritti sopravvive tra baracche e strade sudicie, circondati da un contesto politico smosso dalla nascita della Costituzione. Un frangente in cui si fa spazio un giovane Pier Paolo Pasolini, una voce fuori dal coro, un artista ribelle, una personalità intellettuale considerata tra le più grandi del XX secolo. Questo ed altro conferiscono alla pièce un ampio valore storico. Sembra così che si citi un passato, apparentemente distante dal ‘’contesto’’ odierno. Un’analisi più approfondita invece fa emergere molti aspetti comuni, più di quanto si possa immaginare.

Primi anni ’50. Le esplosioni e le bombe della seconda guerra mondiale sono ancora vive nelle menti dei romani, ma è tempo di rialzarsi, di ripartire, di lasciare spazio al progresso. E stavolta ad esplodere è lo sviluppo: nuovi palazzi, nuove costruzioni, nuova vita. Ma nelle borgate che circondano Roma il tempo si è fermato, strascico dei tempi che furono, e l’Aniene, i suoi scoli, le baracche di legno e lamiera, fanno da cornice alla povertà. Tra le vie in mezzo al fango ha inizio ‘’Amara’’ : la storia di Renato e Teresa, di Rosa e Maria, e di un colto viandante di nome Pierpaolo. Nel sottoproletariato vive Renato, uomo burbero, ignorante, disinteressato al cambiamento, incapace di gestire i suoi rapporti se non con la violenza; quella stessa violenza che Teresa (la moglie) è costretta a subire, prostituendosi per un misero pezzo di pane. E poi c’è Maria, una ragazza venuta dal sud, orfana a seguito di una vendetta da parte dei tedeschi, che con le sue grandi speranze conquista l’affetto di Teresa, trovando in lei una seconda mamma. Scontrandosi più̀ volte con la crudeltà̀ di quella nuova vita, dove vige la regola ‘’dell'uomo mangia uomo’’. Incontrerà Pierpaolo, giovane forestiero. Sopravvissuto ad una sterile borghesia a cui sente di non appartenere, decide di scrivere in quei luoghi, con ‘’le scarpe sporche di fango’’, un libro che passerà alla storia. A questa si incrocerà un’altra vita, quella di Rosa, che da San Lorenzo finisce in borgata, dopo che in quel terribile 19 Luglio ’43 perse tutto. Lei fra tutti è quella che aspira di più̀ al cambiamento, vuole riprendersi la sua dignità̀ ed andarsene a tutti i costi da lì, trascinando con sé in segreto la sua famiglia nei palazzi di nuova costruzione. Le tre donne sanno intendersi bene, hanno un piano segreto, che verrà bruscamente boicottato da Renato. Accecato dal pensiero che si stia tramando qualcosa alle sue spalle, troverà la sua vendetta, che stravolgerà l’intero mondo dei personaggi.


Si parla di