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“Azzurro”, mostra dei quadri materici di Stefano Bongarzone

Dal 15 marzo al 15 maggio 2022, in via Agri 26 a Roma, partirà l'esposizione della mostra d'arte dei quadri materici di Stefano Bongarzone intitolata “Azzurro”, che sarà a ingresso libero (nel rispetto delle normative Covid), dal martedì al sabato dalle ore 11 alle ore 19.

La mostra “Azzurro” è un incontro fortemente voluto, dovuto e richiesto, un percorso dedicato a chi desidera sapere di più su Stefano Bongarzone che, durante la sua carriera di stilista d’immagine, ha creato e ammirato bellezza anche attraverso 150 opere materiche realizzate con carta, gesso, metallo, stoffa, elementi naturali e tutto ciò che lo ispirava.

Volto noto e punto di riferimento del settore beauty, Stefano Bongarzone ha curato l'immagine di grandi donne dello spettacolo ed è stato spesso ospite di programmi tv come “Uno mattina” su Rai 1, "Costume e società", nota rubrica del Tg2, e programmi radiofonici come "Io le donne non le capisco", condotto su Radio Radio da Sonia D'Agostino, Loredana Petrone e Alberto Laurenti.

A un anno dalla sua scomparsa, 34 quadri della sua produzione artistica saranno esposti per due mesi “a casa sua”, nello storico salone di via Agri 26 situato nel quartiere Coppedè di Roma, che per l'occasione è stato riadattato e trasformato in una vera e propria galleria d'arte, pur mantenendo i servizi di sempre, per raccontare una parte importante della sua vita che non tutti conoscono.

Alla mostra ha collaborato una squadra di professionisti, tra i quali il figlio Marzio Bongarzone, in qualità di direttore artistico, la moglie Laura Bongarzone, per quanto riguarda la produzione e l'allestimento, Angelo Antonio Cicero, curatore dei testi e della comunicazione, Enrico Ripari e Marzio Bongarzone per le fotografie, Antonio Pulcrano per l'organizzazione e Giuseppe Perone, che ha gestito la parte grafica.

“Realizzare 'Azzurro' è stato un impegno appassionante ma più facile del previsto: tutto si è organizzato come se le opere avessero già una loro idea di come disporsi. La mostra è a 'casa sua' perché ci riguarda molto, molto da vicino” spiegano gli organizzatori.


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