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Carnevale di Acquapendente e Sagra della Fregnaccia

Foto da Facebook @prolocoacquapendente

Torna puntuale, il 16, il 23 e il 25 febbraio 2020 il Carnevale di Acquapendente (Viterbo) anche noto come Carnevale Aquesiano. Una festa molto sentita nella cittadina, che attrae grandi e piccini e dove non esistono spettatori ma solamente attori. Una parentesi di gioia, allegria e divertimento, in un paese fantastico impreziosito da numerosissime e coloratissime maschere.

Il Carnevale di Acquapendente

Il Carnevale di Acquapendente non è uno di quelli nati recentemente per scopi turistici ma fonda le sue radici nella storia della città. Mentre la creta prende forma tra le mani del progettista, altri allestiscono il locale che dovrà ospitarli durante il lungo lavoro per la costruzione del carro, predispongono l’illuminazione, gli attrezzi, le armature che dovranno sostenere l’enorme peso dei modelli in creta. La maschera che rappresenta il Carnevale di Acquapendente è quella di Saltaripe, un personaggio dai vestiti color arcobaleno, che "ama le burle e le Fregnacce, è un allegro fannullone che alza spesso il gomito e allora il 'Pulpito del Diavolo', le 'Ripe', la 'Torre dell’Orologio' e perfino la solenne statua di Girolamo Fabrizio diventano agevoli balconi. Una maschera inventata, nel lontano 1960 da Cesare Bertuzzi, che ha preso vita grazie ai bambini del luogo che, nel 1986, attraverso un concorso, hanno inventato il suo nome, il carattere ed il vestito.

Il martedì grasso ad Acquapendente

La tradizione del Carnevale Aquesiano, vuole che il martedì grasso, al tramonto, il tradizionale fuoco purificatore crepita ancora una volta per ridurre in cenere il Carnevale. Il fantoccio che lo rappresenta viene ucciso perché è lui il capro espiatorio che attraverso la morte ci sottrae alle paure ancestrali residuo di quella cultura agro-pastorale in cui la sopravvivenza era una continua conquista. Certamente ai giorni nostri la cremazione di Re Carnevale ha tutt’altro significato nella standardizzazione della cultura di massa e del consumismo. Simboli e caratteri dell’antica festa si sono sovrapposti ed oggi è difficile riconoscere nelle manifestazioni carnevalesche l’antico rito di vita-morte che oramai è divenuto spettacolo.

Re Carnevale, prima di morire, come ogni anno lascerà ai posteri un testamento scherzoso ma non troppo, si sarà pentito di tutte le sue malefatte promettendo solennemente di compierne altrettante in futuro e da secoli egli mantiene la sua promessa agli aquesiani, perché questo carnevale è uno dei pochi in cui lo spettatore può divenire attore.

Sagra della Fregnaccia

E, a completare il Carnevale di Acquapendente, è la tradizionale Sagra della Fregnaccia. Nata nel 1978 dal gruppo di amici de “La Squadraccia”. La fregnaccia è una frittella arrotolata dall'aspetto simile ad una crepe, ottenuta con acqua, farina e grasso delicato del “cianchetto” del maiale, deriva da un’antica ricetta contadina che può essere arricchita cospargendola con pecorino, parmigiano oppure, per i più golosi, con zucchero o cioccolata.

Per maggiori informazioni sul Carnevale di Acquapendente 2020: https://www.prolocoacquapendente.it/carnevaleaquesiano/


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