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I “palazzi nascosti” a Roma: la Casa Madre dei Mutilati e delle Vedove di Guerra

I “palazzi nascosti” a Roma: la Casa Madre dei Mutilati e delle Vedove di Guerra. Inaugurata nel 1928 e progettata da Marcello Piacentini, la Casa Madre dei Mutilati rappresenta in modo realmente esemplificativo il consolidarsi della ideologia del regime fascista. L’edificio si pone, per le sue caratteristiche formali e architettoniche e per le sue forti valenze propagandistiche, come la realizzazione di un’arte di Stato “moderna”, dove viene esaltato e strumentalizzato il mito dell’eroe, audace, virile e sempre pronto all’estremo sacrificio; difatti il culto della morte e il culto dei caduti divennero, sin dal principio, i due capisaldi della ritualità fascista.

Il ribattezzato Auditorium, una volta Sala delle Adunate, svolge sulle pareti il tema degli Eroi della Grande Guerra attraverso l’esaltazione dell’azione e dello sprezzo del pericolo. Gli affreschi che avvolgono le pareti sono di mano di Antonio Giuseppe Santagata (1932); sui lati lunghi si dispiegano le pitture dei “soldati che seguono il feretro del Milite Ignoto” e altre scene di guerra in trincea. All'interno dell'edificio si trova anche la cappella decorata da Mario Sironi.

Nella sua omogeneità stilistica, ispirata ad un eclettismo riconducibile a quel contesto storico-culturale per il quale era stata prodotta, la Casa dei Mutilati rimane l’esempio più riuscito del connubio fra sacro e profano sotto il segno della “modernità” fascista.

Appuntamento mercoledì 21 marzo ore 15.00 a Piazza Adriana n°3 (ingresso Casa dei Mutilati).

Visita con apertura speciale

Durata della visita 2 ore ca.

PRENOTAZIONI: mail amicideltevere@unpontesultevere.com; cell. 3397448084 - 3395852777


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