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I castelli romani scendono al Sazerac

X L'EVENTO IL SAZERAC ATTACCHERà 5 SPINE DEL Birrificio Dei Castelli Romani....IL TUTTO ACCOMPAGNATO DAL LORO MASTRO BIRRAIO Paolo Mazzola CHE CI SPIEGHERà LE SUE CREATURE OLTRE A DELIZIARCI CON UNA NUOVA SAISON...

ECCO A VOI QUALCHE CURIOSITà SU QUESTO GRANDE BEER FIRM


Il Birrificio Castelli Romani (B.C.R.) è un beer firm, nato recentemente in quelle "terre di Roma intorno a Roma" che uniscono il mare del litorale romano all'entroterra del Lazio. Terre conosciute in tutto il mondo, quelle dei Castelli Romani, per i paesaggi incontaminati, i beni artistici e le eccellenze agroalimentari tradizionali.

Uno tra i distretti agroalimentari più qualificati che in passato ha ospitato importanti coltivazioni cerealicole. Non a caso il territorio in cui opera il birrificio - quello della via Appia, tra Ariccia e Albano Laziale - era noto in epoca romana per il culto di Cerere, la Dea che le credenze locali ritenevano incarnata nei cereali e nella femmina del maiale.

Nasce grazie al patto generazionale di giovani appassionati di prodotti contadini, di farmers markets e di birre artigianali, con alcuni operatori del mondo brassicolo e dell'agricoltura contadina, a cui si è aggiunto un gruppo di artisti interessati alle potenzialità espressive dell'universo birrario.

Fermenti artistici e brassicoli uniti dallo stesso percorso di ricerca. Un progetto "open source" in cui un movimento giovanile "senza copyright" ha incontrato un esponente di lungo corso del mondo birrario nazionale, per dare inizio alla nuova avventura del Birrificio Castelli Romani. In un territorio tipicamente vocato al vino, ospitante la maggiore produzione vitivinicola del Lazio, produrre birra artigianale di qualità potrebbe sembrare una sfida, ma in realtà non è così. Non esiste nessun richiamo, infatti, alle contrapposizioni dell'editto di Domiziano, l'imperatore che visse proprio ad Albano e che ordinò la distruzione di tutte le vigne per far posto alle coltivazioni di cereali.

Nessun rivalità, dunque, tra Bacco e Cerere, ma nuovi percorsi lungo le vie del gusto per costruire, in prospettiva, proficue alleanze con l'universo del vino, con i più radicali ed intransigenti, con gli antagonisti vignaioli che impiantano vitigni autoctoni e percorrono nuove strade, al confine con altri prodotti della fermentazione. Come è accaduto nelle langhe di Teo Musso e nelle terre toscane del Brunello, da una grande intesa con il mondo del vino nascono inaspettate collaborazioni per la produzione di birra. L'unico vero antagonista è l'impero dell'agroindustria. Le ragioni della nascita di questo micro birrificio artigianale sono le stesse che hanno portato alla fioritura dei tanti mercati contadini che hanno promosso, negli anni, la riscoperta della filiera corta, di quei prodotti acquistati direttamente da coltivatori ed allevatori che permettono di riscoprire i sapori tipici e genuini delle nostre terre.

Per questo motivo il Birrificio Castelli Romani si caratterizza, fin dalla sua nascita, per il recupero di uno degli stili birrari a maggiore vocazione rurale, quello dei contadini del Belgio di lingua francese: lo stile saison, consolidatosi nel mondo agricolo per dissetare i braccianti nei periodi più caldi dell'anno. Uno stile tradizionale che ha rischiato di sparire nel nulla, ma che il mondo birrario più raffinato ha recuperato, insieme alle sue ricette, proponendone nuove declinazioni ed interpretazioni.

A BREVE VI DIREMO QUALI SONO


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