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Il Danteum di Terragni a Palazzo Firenze

TRA POESIA E ARCHITETTURA: IL DANTEUM DI TERRAGNI
 
Mercoledì 10 giugno a Palazzo Firenze giornata di studi nell'ambito del progetto Giuseppe Terragni a Roma
Sede Centrale Società Dante Alighieri, Piazza Firenze, 27 - Galleria del Primaticcio
Dalle ore 09.30 - EVENTO APERTO AL PUBBLICO
Per info: Chiara Barbato, , tel. 06 6873694, cell. 339 1228117



Tra il 1938 e il 1940, l'architetto razionalista Giuseppe Terragni lavorò all'ambizioso progetto per un edificio ispirato ai versi e alla 'struttura' della Divina Commedia, chiamando al suo fianco l'amico Pietro Lingeri e, per la parte decorativa, Mario Sironi. Nulla - causa il sopraggiungere della guerra - venne realizzato di quest'opera che, oltre a prefigurarsi come costruzione simbolica per eccellenza, era stata concepita in un'area a forte valenza monumentale, la via dei Fori Imperiali a Roma.

Alla storia e agli aspetti progettuali, architettonici e metaforici del Danteum, per molti versi paradigmatici di un'epoca, è dedicata la giornata di studi che si svolgerà mercoledì 10 giugno, a partire dalle 9.30, presso la Sede Centrale della Società Dante Alighieri a Roma (Piazza Firenze, 27). La ricerca, inserita nell'ambito della più vasta iniziativa Giuseppe Terragni a Roma,nasce da un’idea di Flavio Mangione accolta da Luca Ribichini e sviluppata insieme a partire dal 2010 all’interno di un Laboratorio di Laurea della Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza, svolto in collaborazione con la fondazione CE.S.A.R. (Centro Studi Architettura Razionalista) e i maggiori istituti archivistici pubblici e privati. L’evento è sostenuto dalla Casa delle Architetture di Roma (Ordine degli Architetti di Roma).

Il Danteum, in particolare, spicca nella produzione di Terragni come grande occasione perduta, ideata per essere espressione di una 'bellezza geometrica assoluta' e rielaborazione in termini 'costruttivi' - rigorosamente non retorici - del capolavoro dantesco. L'edificio avrebbe dovuto articolarsi in una serie di ambienti - Inferno, Purgatorio, Paradiso e Sala dell'Impero - posti lungo un percorso elicoidale ascendente, reso più evocativo dall'uso simbolico della luce e dall'impiego di materiali e soluzioni innovative, come le colonne di cristallo volte a sostegno della copertura trasparente del Paradiso. Una sfida, quella di conciliare le istanze dell'avanguardia architettonica italiana e le esigenze 'rappresentative' del regime, che caratterizza costantemente l'opera dell'architetto, morto prematuramente nel 1943, a soli 39 anni.

La giornata sarà aperta dagli interventi del Segretario Generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi, dal Presidente del Comitato di Roma, Giovanni Di Peio, dalla Fondatrice dell'Archivio Sironi, Romana Sironi, e dai curatori Flavio Mangione e Luca Ribichini. Proseguirà con numerosi contributi critici e con l'illustrazione dei risultati del gruppo di lavoro della Sapienza, che dallo studio delle carte ha ricavato il modello digitale del Danteum e il suo inserimento foto-realistico nel contesto urbano originario.

Dell'evento sarà disponibile diretta streaming ai seguenti link: https://youtu.be/Iq_c8lVzRTs;https://youtube.com/ladanteit



 


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