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Delirium Live a L'Asino che Vola

I Delirium IPG, con una formazione rinnovata formata dagli storici Ettore Vigo e Martin Grice affiancati da Alfredo Vandresi, Alessandro Corvaglia, Michele Cusato, Fabio Chighini, si esibiranno il 5 aprile presso il live club romano “L’Asino che Vola” (Via Antonio Coppi, 12d). I musicisti proporranno brani “pescati” nella loro storia musicale sino all’ultimo lavoro “L’Era della Menzogna”.

Nati sul finire degli anni '60 con il nome di Sagittari, i Delirium ( Ettore Vigo, tastiere - Peppino Di Santo, batteria e voce - Mimmo Di Martino, chitarra acustica - Marcello Reale, basso) adottano la sigla definitiva con l'entrata di Ivano Fossati, nel 1970.
Nel 1971 realizzano il loro primo album "Dolce Acqua": morbide atmosfere acustiche, sognanti ballate in un'azzeccata miscela di rock, folk e jazz con arrangiamenti arricchiti dal flauto di Ivano Fossati, che avvicina il gruppo allo stile dei più famosi Jethro Tull di Ian Anderson.
La notorietà del gruppo aumenta e l'anno dopo il gruppo partecipa al Festival di Sanremo con il brano "Jesahel" che diventerà un hit con milioni di copie vendute. Nonostante l'abbandono di Fossati, I Delirium con l'ingaggio del flautista/sassofonista inglese Martin Frederick Grice, registrano "Lo Scemo e il Villaggio" con il quale il gruppo raggiunge la piena maturità artistica con uno splendido disco di Jazz Progressive. Nel 1974 è la volta di "Delirium III Viaggio negli arcipelaghi del tempo" il più progressivo del loro lavoro nel quale viene impegnata una vera sezione di archi e Mimmo Di Martino si cimenta per la prima volta alla chitarra elettrica.
Nel 1975 i Delirium si sciolgono.
Dopo molti anni di silenzio, nel 2003 il gruppo si ricongiunge grazie alla spinta di Pino Di Santo. Con un nuovo bassista (Fabio Chighini) ed un nuovo chitarrista-cantante (Roberto Solinas) i Delirium sono tornati alla ribalta con "Vibrazioni Notturne" (pubblicato dalla Black Widow Records nei formati cd e doppio lp nel 2007, n° di catalogo BWR 100), registrato durante i concerti dell'estate del 2006, nel quale presentato alcuni dei loro classici rivitalizzati, un paio di cover dei Jethro Tull ed una strepitosa versione di "With a little help from my friends" dei Beatles.
Musicalmente il gruppo appare fresco ed ispirato come non mai infatti tutte le composizioni dell'album si dimostrano affascinanti e ricche di brillanti sonorità, riconsegnandoci dei musicisti che nonostante il passare degli anni non hanno perso l'originale classe e la vena compositiva che li ha sempre contraddistinti.


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